Esami di terza media: gli studenti pugliesi i più bravi d'Italia

Esami di terza media: gli studenti pugliesi i più bravi d'Italia
di Giuseppe ANDRIANI
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Martedì 26 Luglio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:24

Gli studenti pugliesi della scuola media sono i migliori d’Italia. Lo dicono i numeri del Ministero dell’Istruzione sulla percentuale di ragazzi promossi all’esame del primo ciclo (quello di terza media) con il dieci e lode: in Puglia raggiunge l’eccellenza l’8,8% degli esaminati. Segue la Calabria con l’8,6% e sul podio sale anche il Molise, con l’8,5%. Anche nelle “classifiche” degli esami di terza media, vince il Sud. Il polverone si è già sollevato negli ultimi giorni per le “lodi” alla maturità, ma la situazione è pressoché identica anche per il primo vero esame che i ragazzi affrontano, quello che chiude il percorso delle scuole medie e che lancia gli studenti verso le superiori, tra istituti tecnici, professionali e licei. Un dato, si è già scritto abbondantemente, in controtendenza rispetto alle “pagelle” che vengono fuori dagli Invalsi, al punto tale da creare un dibattito tra chi accusa i professori del Sud di essere “di manica larga” e chi invece, adesso, mette sul banco degli imputati i meccanismi e le regole delle prove Invalsi. Sono davvero così affidabili? Opinioni e di conseguenza, la solita battaglia di opinione. In alcuni casi persino fin troppo territorializzata per esser presa sul serio. 
È aumentato, nell’ultimo anno, anche il numero dei ragazzi che sono stati ammessi all’esame: il 98,9%, rispetto al 98,4% del 2020/21. Percentuali bulgare, ma diffuse un po’ ovunque: in Italia è stato bocciato (tra l’esame e la fine dell’anno scolastico) appena l’1,6% degli studenti di terza media (l’1,5% non ammesso, lo 0,1% ritenuto non idoneo dopo la prova d’esame). E in Puglia la situazione è più o meno la stessa. 

Quasi uno su cinque con il dieci

Dalla fotografia dei risultati emerge un altro dettaglio non di poco conto: in Puglia l’8,8% dei candidati è stato promosso con dieci e lode, il 10% con il “dieci” (senza lode, ndr). Di fatto, quasi un ragazzo su cinque ha chiuso il proprio percorso con un dieci, che sia con lode o senza. Gli altri risultati: il 21% ha preso nove, il 25,1% otto, il 22,9% sette e soltanto il 12,1% sei. Numeri profondamente diversi rispetto alla media nazionale, che si attesta sul 7,2% per i dieci e sul 5,9% per i dieci e lode. E viene fuori, con forza, un gap tra Sud e Nord che sorride alle regioni del Mezzogiorno. Tra i dieci, senza lode, primeggia la Calabria (11,2%), poi la Puglia e segue la Campania (9,5%). Il podio, di fatto, resta sempre lo stesso, quasi a voler sottolineare come gli studenti di queste regioni abbiano conseguito voti migliori. Voti migliori, non studenti migliori.
Al di là del Trentino e della Valle d’Aosta, per cui non sono disponibili numeri certi, la regione con meno “lodi” è la Lombardia, con il 3,7%, proprio come accaduto per gli esami di maturità. Poi il Friuli Venezia Giulia (3,8%) e il Piemonte (3,9%). In Friuli, per esempio, il 18% dei promossi si è dovuto accontentare di un sei e il 28% di un sette: quasi uno su due, tra Udine e dintorni, non ha raggiunto neppure l’otto.
Il “primato” di nove spetta all’Umbria con il 22,2%, poi il Lazio (21,6%) e ancora noi (21%).

Incetta di otto, invece, per la Liguria (scendendo con i voti, cambia anche la geografia di distribuzione, come è facile prevedere), con il 27,4%, seguita da Lombardia (27,2%) e Lazio (27,1%). In Friuli, invece, il 28,3% dei promossi lo ha fatto con sette. 

Più promossi in terza media

La tendenza, a livello nazionale, è in crescita: più promossi. Non c’è una possibilità di confronto con l’anno scorso per quel che riguarda i giudizi.
È la prima volta che il Ministero per l’Istruzione, almeno negli ultimi anni, pubblica, con la ripartizione regionale ben definita, oltre ai voti della maturità anche quelli della fatidica prova di terza media, il primo vero esame per chiunque, tappa fondamentale di crescita, difficilmente dimenticabile. Un momento importante, che i ragazzi di Puglia hanno superato a pieni voti, anzi, persino con lode. E si riapre il dibattuto sul come sia possibile avere un’incongruenza così pesante tra i risultati degli Invalsi e quelli “reali” dell’esame. Qualcuno fa polemica, c’è discrepanza tra Invalsi e “voti veri”, ma per una volta la Puglia è la miglior regione d’Italia. Bravi, ragazzi.

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