Asl pugliesi, via al nuovo corso. Pieni poteri ai manager, insediamento il 12 gennaio

Asl pugliesi, via al nuovo corso. Pieni poteri ai manager, insediamento il 12 gennaio
di Oronzo MARTUCCI
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Giovedì 1 Gennaio 2015, 22:08 - Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 09:34

Ufficialmente si svolgerà il 12 gennaio prossimo l’insediamento dei direttori generali delle Asl designati dalla giunta Vendola il 23 dicembre scorso. I nuovi manager cominceranno il loro lavoro in veste di commissari, per permettere alle diverse conferenze dei sindaci della Asl di esprimere (così come prevede la legge) il loro parere sulle designazioni effettuate dalla giunta. Le conferenze dei sindaci hanno tempo 30 giorni dalla designazione per esprimere il loro parere, ma l’assessore alle Politiche della Salute, Donato Pentassuglia, con la nomina dei commissari ha voluto anticipare i tempi dell’insediamento e il vuoto di potere che si potrebbe creare nel governo della sanità, posto che i manager in scadenza hanno solo la possibilità di adottare atti di ordinaria amministrazione.

Sino al 12 gennaio i nuovi direttori-commissari (Vito Montanaro a Bari, Ottavio Narracci nella provincia Bat, Stefano Rossi a Taranto, Giuseppe Pasqualone a Brindisi e Giovanni Gorgone a Lecce) avranno la possibilità di incontrarsi e confrontarsi con i manager in scadenza per lo scambio di consegne e per una verifica dei probleni ai quali si dovrà porre mano con particolare urgenza nei singoli territori.

Dunque di fatto, pur senza potere di firma, i direttori-commissari cominceranno il lavoro già dalle prossime ore.

«Stiamo cercando di bruciare i tempi per garantire la piena funzionalità delle strutture di governo delle Asl», ha spiegato Pentassuglia. «In questi giorni, prima dell’insediamento ufficiale, i manager avranno il tempo di pensare anche alla composizione della squadra, cioè all’individuazione dei direttori amministrativi e dei direttori sanitari», ha aggiunto.

«Si tratta di scelte che i manager dovranno effettuare in assoluta libertà e autonomia, perché l’autonomia va di pari passo con la responsabilità che gli stessi manager hanno nei confronti della giunta che a metà mandato valuterà il loro lavoro e il raggiungimento degli obiettivi prefissati e che può anche decidere l’interruzione del rapporto», ha spiegato l’assessore.

Una indicazione non scritta, dunque, «è quella di mettere in campo la squadra migliore per il bene dei pugliesi». Altra indicazione non scritta: la scelta dei direttori amministrativi e sanitari nell’ambito dell’elenco degli idonei a ricoprire la carica di direttore generale. «Ma siccome ci deve essere piena sintonia e fiducia nella guida della Asl spetta al direttore generale decidere», ha ribadito ancora Pentassuglia.

A conferma che i direttori-commissari cominceranno prima del 12 gennaio il loro lavoro alla guida della Asl, Pentassuglia ha annunciato che Stefano Rossi il 9 gennaio, venerdì prossimo, sarà a Taranto insieme al direttore uscente Fabrizio Scattaglia per presentare lo stato di avanzamento nella creazione del Centro salute e ambiente creato dalla Regione per contrastare le criticità esistenti nell’area jonica. Per il Centro salute e ambiente di Taranto la Regione ha messo a disposizione 8 milioni di euro circa, attingendo a fondi propri. In particolare, 4.730.000 euro sono stati finalizzati all’intervento di ristrutturazione e adeguamento funzionale dell’ex presidio ospedaliero Testa di Taranto, nonché per interventi di adeguamento dei locali Asl (del Dipartimento di Prevenzione e dei distretti socio-sanitari).

Il programma degli interventi tende a garantire, secondo quanto ha detto il presidente della Regione Nichi Vendola «risposte ai bisogni conoscitivi e assistenziali dell’area tarantina attraverso attività di sorveglianza della salute respiratoria e cardiovascolare, interventi a sostegno della salute materno-infantile, il potenziamento degli screening oncologici, l’ottimizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici delle principali patologie associate all’inquinamento ambientale». «Con il decreto nazionale che riguarda anche Taranto ci saranno altre risorse per l’area jonica», ha sottolineato Pentassuglia.

«E a tal proposito voglio ricordare che a dicembre la giunta ha deciso di monitorare e avviare le attività di screening sanitario anche nelle province di Brindisi e Taranto, mettendo a disposizione 5 milioni circa del bilancio autonomo 2015». «La straordinaria mobilitazione che il sistema sanitario e quello di protezione civile di Brindisi e Lecce hanno dimosrato nei giorni scorsi per affrontare le tragedie del mare sono la conferma della necessità che quelle aree devono ricevere il massimo possibile in termini di finanziamenti e di attenzione. Domani sarò a Lecce e a Brindisi per ringraziare le strutture sanitarie, il 118, la Croce Rossa e la Protezione civile per il lavoro svolto nell’accogliere e curare i profughi siriani e i naufraghi del traghetto», ha concluso Pentassuglia.

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