Tac, più prestazioni per abbattere le liste d'attesa

Una Tac
Una Tac
di Maddalena MONGIO'
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Sabato 25 Giugno 2016, 07:24 - Ultimo aggiornamento: 13:40
La lista d’attesa per i pazienti oncologici torna a lievitare, ma questa volta la Asl gioca d’anticipo predisponendo un pacchetto di prestazioni aggiuntive per i radiologi del Fazzi. A questo si aggiunge l’assunzione di due radiologi per il periodo estivo.
Il problema della lista d’attesa per le tac ai pazienti oncologi esterni e per quelli in day hospital non è nuovo ed è strettamente legato alla cronica carenza di radiologi e tecnici di radiologia. Nella Radiologia del Fazzi mancano all’appello 10 medici (18 contro i 28 previsti). La carenza di personale in radiologia dovrebbe essere un po’ smorzarsi con l’arrivo di almeno una decina di medici radiologi grazie alla mobilità extraregionale e altri sette saranno assunti a seguito del concorso bandito nelle settimane passate, ma per andare a pieno regime mancano ancora forze nuove all’appello. Intanto la Asl mette una toppa all’urgenza più pressante, ossia le tac ai pazienti oncologici.
 
«Abbiamo deciso di rafforzare la Radiologia del Fazzi – rende noto il direttore sanitario Antonio Sanguedolce – per garantire i controlli dei pazienti oncologici anche nel periodo estivo. Arriveranno due radiologi e da lunedì partiranno le prestazioni aggiuntive che permetteranno di aumentare il numero di tac eseguite. Per il momento utilizziamo misure tampone in attesa di poter contare su un organico stabile e rinforzato. Per questo abbiamo bandito il concorso per sette radiologi e stiamo attingendo alla graduatoria di mobilità extraregionale per almeno dieci unità. Vogliamo uscire dalla logica della precarietà del personale – è una priorità di questa direzione strategica – e per questo stiamo continuando a bandire i concorsi. Gli ultimi sono per due posti a Urologia 2 e quattro a Ortopedia. L’obiettivo è di sostituire, progressivamente, tutti i posti a tempo determinato, con il tempo indeterminato». Nelle intenzioni, insomma, c’è la volontà di uscire dal cardiopalma costante per turni che non si sa come coprire e per la famosa legge 161 sui turni di riposo che sinora non si è riusciti a rispettare pienamente e questo non riguarda solo la Asl salentina.
Il nodo del personale è centrale per garantire le richieste in tempo ragionevoli. D’altra parte che il sistema pubblico abbia bisogno di rafforzarsi lo dimostra il fatto che gli studi radiologici dei privati accreditati basano il loro fatturato su un 50 per cento di prestazioni effettuate a pagamento. Il tetto di spesa che la Asl gli destina viene centellinato mese per mese, ragion per cui dopo pochi giorni è tutto esaurito, ma a fronte delle lunghe attese previste al momento della prenotazione, chi ha bisogno e può apre il portafogli. E c’è di più. Questo dato si accompagna all’aumento del numero di laboratori privati non accreditati a testimoniare il fatto che la domanda supera l’offerta del servizio pubblico.
La strada scelta dalla Asl, ossia quella del potenziamento del personale, è certo di quelle che fanno ben sperare alle misure tampone si stanno accompagnando i bandi dei concorsi per i medici. Gli ultimi in ordine di tempo sono i quattro posti per Ortopedia e i due per Urologia che seguono quelli per 10 medici per i Pronto soccorso, 4 per Oncoematologia pediatrica, 10 anestesisti, 7 radiologi, 2 neuroradiologi, 4 pediatri.
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