San Cataldo vuota dopo l'incendio. Ristoranti e lidi: «Tornate nella marina»

Per il 7 agosto si prepara un grande evento di musica

San Cataldo vuota dopo l'incendio. Ristoranti e lidi: «Tornate nella marina»
di Stefania DE CESARE
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Sabato 29 Luglio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16:33

Una sorta di appello dopo l'incendio. Un invito a ripopolare la marina e a renderla viva. Di nuovo. «Sono stati momenti difficili ma chiediamo a leccesi e turisti di ritornare. Siamo pronti a organizzare un evento. San Cataldo is open». A lanciarlo sono gli operatori  della località balneare leccese, che si è quasi svuotata dopo il rogo, e che stanno organizzando un evento per il 7 agosto. Ristoranti, lidi e locali serali sono pronti a rimboccarsi le maniche e ad accogliere nuovamente i tanti salentini e vacanzieri che fino a oggi hanno animato le serate estive. Nelle ultime settimane, infatti, soprattutto durante gli ultimi giorni di afa, San Cataldo è stata letteralmente presa d’assalto soprattutto tra i giovanissimi. Pub e cocktail bar invasi dalle persone, spiagge occupate, famiglie dedite al passeggio serale sul lungomare. Serate di fermento da fare invidia al centro storico della città.

Oltre 40 gli ettari distrutti

Poi è arrivato quel maledetto martedì 25 luglio con la marina devastata da un incendio di vastissime dimensioni.

L’intera zona è sempre sorvegliata speciale per evitare che altri focolai possano ravvivarsi come accaduto giovedì. Il Comune si è attivato per il riconoscimento dello stato di emergenza, mentre la Prefettura continua il presidio del territorio e il coordinamento delle operazioni. Oltre 40 gli ettari di macchia mediterranea e bosco ridotti in cenere, una trentina le abitazioni raggiunte dal fuoco, insieme ad alcune attività commerciali, e diverse auto. Giorni difficili che hanno causato un crollo delle presenze e quindi perdite economiche per gli operatori. 

Il ristoratore: «La marina è sicura, invitiamo tutti a tornare»

«È stata dura per tutti e lo è ancora – afferma Leo Curasi, titolare del ristorante “Maremosso” -. La gente è spaventata, è normale. In queste ultime sere la situazione era sconsolante. Abbiamo fatto metà dei coperti, poca gente in giro, le attività commerciali stanno subendo perdite. Sappiamo bene che la ferita è ancora aperta però dobbiamo reagire, ripartire subito. Già da qualche anno San Cataldo ha alzato la testa e di certo non la abbasseremo adesso. La marina è sicura. Invitiamo tutti i leccesi ma anche i turisti a ritornare».

Un grande evento musicale il 7 agosto per ripopolare la marina 

 

Gli imprenditori sono al lavoro per organizzare un evento, previsto per il 7 agosto, dal titolo “La lunga notte di San Cataldo. Aspettando l’Alba locomotive”, una serata all’insegna della musica che anticiperà l’appuntamento dell’8 agosto. «Faremo tutti musica con live e dj set – aggiunge Curasi -. Chiederemo la deroga per le emissioni sonore fino alle 2 notte. È un modo per riportare le persone nella marina e per stare di nuovo tutti insieme».
«Siamo tutti dispiaciuti per quello che è successo – aggiunge Gianni Sileno, titolare del locale “Makossa” -. Oltre al danno che hanno subito le persone, dobbiamo fare i conti con i danni ambientali. La marina ha avuto un calo. La paura dell’allerta c’è ancora, e questo si ripercuote sulle persone che vorrebbero venire ma ne fanno a meno. Per questo stiamo organizzando una serata che possa attirare le persone e che possa servire da rinascita».

Il pub: «Stavamo andando fortissimi, adesso meno gente»

Dopo l’incendio di martedì, infatti, in molti sono fuggiti dalla marina e c’è chi fatica a rimettere piede a San Cataldo. «È indubbio che ci sia molta meno gente. Stavamo andando fortissimi adesso sono numeri completamente diversi. Mi chiamano per sapere se siamo aperti, se c’è molta fuliggine. Il calo c’è stato – sottolinea Chiara Puglielli, del locale “Il Corto Bistrot di Mare” -. La situazione si è normalizzata quindi invitiamo le persone a tornare. Già oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto qualche prenotazione in più. Certo siamo ancora lontani dal flusso di qualche settimana fa però sono convinta che ancora qualche giorno e poi le persone si tranquillizzeranno e torneranno a San Cataldo».
Dello stesso avviso anche Alfredo Prete, titolare del Lido York: «Abbiamo percepito molta preoccupazione da parte delle persone, ed è normale. Abbiamo ricevuto qualche telefonata da parte di chi voleva avere informazioni sulla situazione. Vorrei tranquillizzare i leccesi. I locali e i lidi sono tutti aperti, i servizi sono attivi e in ordine. Non c’è nessun pericolo. Si può tornare anzi bisogna tornare nella marina. Dobbiamo tornare a farla vivere come qualche settimane fa. San Cataldo is open, è aperta. Vi aspettiamo».

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