Riqualificazione di palazzi ed edifici storici, progetti di recupero edilizio, hub turistici e velostazioni. E poi borghi da far rinascere e aree industriali da rimettere a nuovo. Un tesoretto da 10 milioni di euro per favorire la promozione e lo sviluppo del sistema produttivo del territorio, dal nord Salento al capo di Leuca. I progetti di 29 Comuni e di 8 privati - tra società agricole, consorzi e aziende di servizi a supporto delle imprese - erano già stati selezionati dalla Provincia di Lecce nei mesi scorsi. Ma ora arrivano i soldi per finanziare i Patti territoriali.
Fondi concepiti quasi vent'anni fa
Fondi concepiti quasi vent’anni fa come strumento funzionale allo sviluppo dell’imprenditoria e rimasti nel cassetto per altri dieci anni finché il ministero dello Sviluppo economico nel 2020 li aveva reintrodotti attraverso il Decreto Crescita, nell’ottica di rendere disponibili quante più risorse per agevolare la ripresa post-Covid.
A ricevere e selezionare le idee progettuali delle amministrazioni e dei privati, nei mesi scorsi, l’ente di Palazzo dei Celestini.
Minerva: «Un traguardo che inorgoglisce»
«Siamo di fronte a un traguardo che inorgoglisce, ma che non è una sorpresa casuale: piuttosto è il frutto maturo dell’impegno e dell’attività della Provincia di Lecce nel suo ruolo di ente di Area Vasta, che continua a funzionare e ad inanellare risultati di rilievo a vantaggio del Salento che vuole crescere» commenta il presidente, Stefano Minerva. Poi il numero uno di Palazzo dei Celestini ricorda i passaggi salentini del percorso a tappe di cui l’ente è stato protagonista. «In qualità di soggetto responsabile del Patto territoriale, la Provincia ha accompagnato 29 Comuni e 8 aziende in un percorso progettuale di qualità, ha svolto il suo ruolo di cabina di regia capace di fornire strumenti tecnici, esperienza, metodo e collante - dettaglia il presidente - Perché la parola d’ordine è un partenariato locale solido, che ha sposato la nostra idea di un progetto per il territorio capace di coniugare la parte infrastrutturale degli interventi con la mission di sviluppo complessivo delle comunità. Fondamentale il tavolo con l’Unità Operativa dello Sviluppo».
Dunque uno sguardo al futuro e alla cantierizzazione delle opere: «Non realizzeremo 30 progetti indipendenti e scollegati, ma un’unica idea di sviluppo complessivo del Salento, grazie a un unico motore progettuale, a una regia che li lega tutti. E questo filo comune sarà implementato anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie, per fare sempre più rete. Grande la nostra soddisfazione per questa riuscita, ma grande soprattutto la voglia di accendere i motori. Il Patto territoriale per il Salento non è solo occasione di crescita, ma certezza di nuovo sviluppo a beneficio di cittadini e turisti». I sindaci dei Comuni beneficiari delle risorse saranno convocati a Palazzo dei Celestini il 21 marzo per la firma dei Patti.