Salento, pochi agenti municipali in 11 Comuni: verso il corpo unico

Salento, pochi agenti municipali in 11 Comuni: verso il corpo unico
di Luana PRONTERA
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 05:00

L’Unione dei comuni "Terra di Leuca" va verso un corpo unico di polizia locale. Nei prossimi giorni, agli 11 comuni che fanno parte dell’unione, verrà chiesto di esprimersi formalmente in merito all’opportunità di delegare la funzione di comando di polizia locale ad un corpo unico integrato che, con buona probabilità, avrà sede ad Alessano presso lo stabile che un tempo ospitava gli uffici del giudice di pace. I singoli comandi si trasformeranno quindi in presidi rafforzati con sede nei comuni di appartenenza.

«Rispondere alle esigenze di controllo»

«Questo progetto, iniziato nel 2019, mira a creare un organismo di polizia locale più efficiente e integrato, per rispondere meglio alle esigenze di controllo del territorio e sicurezza urbana del Capo di Leuca» spiega Gianvito Rizzini già presidente del consiglio dell’unione e principale motivatore dell’iniziativa. «Con la guida del sindaco di Corsano Biagio Raona e adesso con quella del sindaco di Patù Gabriele Abaterusso, l'Unione sta facendo passi significativi verso il raggiungimento di alcuni obbiettivi tra cui quello di un corpo unico della Polizia locale.

La riunione del 24 gennaio scorso con i tecnici e con la Presidente del Consiglio della Regione, Loredana Capone, ha confermato la volontà di uno sforzo condiviso che siamo certi porterà ad un vantaggio in termini di controllo e gestione dei territori» conclude Rizzini. Un tempo, la polizia locale, aveva pochi compiti ben definiti. Oggi, ogni corpo di polizia, deve muoversi assicurando alcune competenze che non sempre possono essere garantite in comandi con una o due unità. Alla polizia locale sono demandate funzioni in ambito di: ambiente, randagismo e servizi cimiteriali; edilizia e urbanistica; polizia amministrativa; commercio e polizia annonaria; polizia stradale ed altri. Il corpo unico della polizia locale del Capo di Leuca permetterebbe la specializzazione del personale e il miglioramento dei servizi ed una migliore gestione delle unità operanti sul territorio.

Un percorso partito dal basso

Il percorso verso il Corpo Unico della Polizia Locale è stato caratterizzato da un processo dal basso promosso dai consiglieri, con il coinvolgimento diretto degli operatori della polizia locale, e sottoposto all’attenzione dei sindaci e scandito da laboratori, studi, incontri ed esperienze significative come quella del "progetto Italiae" (promosso dal dipartimento affari regionali e delle autonomie nell’ambito Pon Governance), che ha visto la fattiva partecipazione dei comandanti e i responsabili della Polizia Locale dei comuni associati. Questi percorsi hanno permesso di analizzare i punti di debolezza dei singoli uffici e di pianificare un cronoprogramma per una cooperazione più efficace.
«È impensabile che i piccoli comandi possano gestire in modo adeguato tutti i settori di cui hanno competenza. Un unico corpo garantirebbe la presenza di unità specializzate e capaci da dare risposte più immediate ed incisive ad un territorio frammentato come il nostro» afferma il presidente dell’Unione Gabriele Abaterusso. Dai dati emersi dal Progetto Italiae, a livello nazionale, il 50% delle unioni dei comuni gestisce un corpo di polizia locale integrato. In Puglia, su 20 unioni, contano solo due casi di gestione centrale dei comandi municipali. Bisognerà attendere qualche giorno per comprendere quali saranno i comuni dell’unione che aderiranno formalmente alla fase attuativa del progetto. Attualmente sembra esserci una manifestazione di interesse da parte di Patù, Corsano, Tiggiano, Castrignano del Capo, Morciano di Leuca, Alessano, Specchia e Miggiano. Ancora incerti i comuni di Salve e Gagliano del Capo e Montesano Salentino.

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