Regionale 8, via libera al secondo lotto: «Così in sicurezza fino al mare»

Regionale 8, via libera al secondo lotto: «Così in sicurezza fino al mare»
di Pierpaolo SPADA
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Mercoledì 26 Agosto 2020, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 12:18
L'ammodernamento e la messa in sicurezza delle arterie stradali rappresentano da almeno trent'anni una priorità affermata dal e per il Salento. Ma, a conti fatti, nello stesso arco di tempo, le istituzioni sono riuscite a realizzare ben poche delle opere programmate. La 275 è il caso emblematico, ma anche quello della Regionale 8 ha fatto discutere per decenni, fino all'anno scorso quando finalmente il cantiere ha riaperto e i lavori per la nuova strada che da Lecce conduce alle marine di Melendugno - fermi da qualche anno - sono ripartiti. Gli operai lavorano a ritmo serrato sul primo lotto (Lecce-Strudà).

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La svolta arriva ora sul secondo lotto (da Strudà a Melendugno) con un importante passo in avanti. Appena 20 giorni fa, il 6 agosto, la sezione Paesaggio dell'assessorato regionale all'Ambiente ha, infatti, rilasciato l'Autorizzazione paesaggistica. Un atto sbloccato dopo il silenzio-assenso fatto valere (a partire dal 25 giugno) dallo stesso ente nei confronti della Soprintendenza che era titolata ad esprimere il proprio parere sull'opera. Un atto decisivo perché, di fatto, avvia l'opera alla cantierizzazione.
Certo, gli step da compiere, prima di giungere alla consegna dei lavori, sono ancora quattro. La tabella di marcia prevede anzitutto l'acquisizione dei pareri di competenza dei Comuni interessati (Vernole e Melendugno). Poi, sarà la volta dell'approvazione della variante urbanistica, alla quale seguiranno gli espropri e, infine, l'approvazione definitiva. La direzione dei lavori li definisce «adempimenti formali». Strada in discesa, è il caso di dire. Difficile che emergano intoppi.

Ferma restando l'evoluzione dell'emergenza Covid, si prevede il completamento dell'iter prima di dicembre, in concomitanza con l'ultimazione dei lavori sul primo lotto. E a quel punto il cantiere del secondo lotto potrebbe finalmente partire. Stiamo parlando di un'opera concepita 29 anni fa, che pesa complessivamente 55 milioni di euro e del cui appalto è aggiudicatario il gruppo Palumbo di Sternatia.
Il tracciato è lungo 18,6 chilometri. Il primo lotto (8,6 km) prevede la messa in sicurezza previo raddoppio delle corsie (da 2 a 4) e allargamento della sede stradale da 18,60 a 22 metri. I tratti interessati sono quelli compresi tra Lecce e Strudà, provenendo da via Merine, e, in nuova sede, tra Lecce (Tangenziale Est) e il complesso residenziale Giardini di Atena (Merine, frazione di Lizzanello).

Il secondo lotto (10 km), invece, insiste sul tracciato esistente (carreggiata da 10,5 metri) con realizzazione di viabilità di servizio e le opere di supporto. Il Comitato Via non ha ritenuto di assoggettare il progetto di variante a nuova Valutazione d'impatto ambientale in quanto inclusivo di una previsione d'impatto in diminuzione a seguito della riduzione a 2 delle previste, iniziali, 4 corsie.

Sono previste opere di sovrastruttura stradale, sistemazione idraulica, illuminazione delle rotatorie, mitigazione ambientale, monitoraggio ambientale. Ovviamente particolare attenzione è dedicata alle opere di sicurezza, come le barriere (ovvero i guardrail), tornate nuovamente al centro delle cronache in seguito all'ennesimo fatale incidente. Nel caso della Regionale 8, come si evince dalla relazione tecnica del secondo lotto, è previsto l'impiego di barriere di sicurezza per bordo laterale e per bordo ponte dotate di marcatura CE ai sensi della norma Uni-En 1317-5. Per i terminali speciali testati è previsto l'impiego di dispositivi testati ai sensi della ENV1317-4.

«Barriere di ultima generazione», riferiscono, interpellati, i progettisti della direzione lavori. Le interferenze alle quali si sta mettendo mano lungo il tracciato sono tante. Non solo pali e condotte. Tra un lotto e l'altro sono presenti anche migliaia di ulivi. E, complice xylella, quelli avviati ad abbattimento sono quasi 3mila. Compensare non sarà semplice. Il ripristino di molti muretti a secco fa parte della strategia, come anche la realizzazione di percorsi per la mobilità sostenibile. Il progetto consta, infatti, anche della cosiddetta Ciclovia, da Lecce al mare: una pista ciclabile di 30 km, che si estenderà tra la stazione del capoluogo salentino e San Foca, marina di Melendugno.
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