Abbandonato da anni, ma “sorvegliato” a vista: spesi 60mila euro per vigilare su un rudere

Abbandonato da anni, ma “sorvegliato” a vista: spesi 60mila euro per vigilare su un rudere
di Gianni CANNALIRE
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Sabato 7 Dicembre 2019, 11:03
In undici anni sono stati buttati al vento oltre 60mila euro per sorvegliare un rudere, ovvero ciò che rimane del Centro di Carico Intermodale di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, una struttura ultimata il 14 maggio 1998 e mai attivata per lo stoccaggio dei prodotti ortofrutticoli.

Dal 2008 il Comune, da quando cioè ha preso in consegna l'opera pubblica, è costretto a vigilare su ciò che è rimasto in piedi dell'Intermodale. L'ultima determinazione del responsabile del servizio dell'Area Tecnica dei Lavori Pubblici fa ritornare d'attualità un'opera pubblica finanziata con 12 miliardi delle vecchie lire. Per il servizio di guardiania con ronde esterne ed interne per l'anno in corso, a seguito della liquidazione del penultimo bimestre, è elencato l'importo dell'annualità del servizio: 6mila euro oltre Iva.

Subito dopo l'ultimazione della struttura lo stesso ex responsabile dell'ufficio Tecnico l'ingegnere Pasquale Basile nella determina dirigenziale di affidamento del servizio di vigilanza così scrisse testualmente: Questo Comune ha fatto realizzare una struttura denominata Centro di Carico Intermodale che, per sopravvenute varie vicissitudini, è rimasta incompleta, non utilizzata, alla mercè di ignoti vandali e ladri che ne hanno asportato tutto ciò che era possibile asportare, producendo, altresì, numerosi danni alla struttura.

A gridare allo scandalo sono stati nel corso degli anni vari esponenti politici locali per una struttura che continua ad essere una vergogna per questa città. Ora la nuova amministrazione comunale con in testa il sindaco Antonello Denuzzo per l'Intermodale, ovviamente da riconvertire per altre funzioni, guarda con ottimismo alle opportunità legate alla Zes ionica che riguarderà anche il territorio di Francavilla. Sono previsti importanti agevolazioni fiscali, semplificazioni di carattere burocratico e amministrativo oltre che agevolazioni su investimenti usufruibili nella formula del Credito d'imposta o in conto capitale e finanziamenti a tasso agevolato a valere su diverse leggi nazionali e regionali per le imprese che realizzeranno investimenti nelle aree previste.

A detta degli stessi operatori e della classe politica nazionale e regionale le Zes dovrebbero assicurare un forte impulso allo sviluppo economico del territorio sia per le aziende già presenti ma soprattutto per attrarre investimenti da altre aree del paese e soprattutto dall'estero.
Futuro a parte per l'Intermodale, con l'ultimo bonifico a saldo eseguito nel dicembre del 2018 pari a oltre mezzo milione di euro in favore della regione Puglia, il Comune di Francavilla Fontana ha chiuso definitivamente con il passato legato alla realizzazione del Centro di Carico unitamente al contenzioso circa la spesa che poteva essere legittimamente riconosciuta all'Ente comunale, solo 4.916.608 euro su un finanziamento complessivo dell'opera pari a 6.197.482 euro concesso dal Cipe nel 1990 su proposta della regione Puglia e dell'allora ministero delle Infrastrutture.

Il comune di Francavilla, non avendo fatto partire l'opera ha dovuto restituire alla Regione una quota parte del finanziamento, pari a 1.055.579, attraverso un piano di rateizzazione in tre esercizi finanziari per evitare la procedura di recupero coatto che stava per aprirsi nel 2012 e per impedire ulteriori danni connessi all'inerzia dell'amministrazione comunale.
Il centro Intermodale è una struttura attualmente inutilizzata. Nel 2011 e nel 2012 l'ufficio Tecnico dovette murare gli ingressi dei vari capannoni per impedirne gli accessi, ripetutamente violati. Nell' ottobre 2012 la Procura regionale della Corte dei Conti di Bari accese i riflettori su quest' opera pubblica acquisendo tutta la corposa documentazione. Nel 2008 Striscia la Notizia fece vedere a milioni di telespettatori il degrado totale della struttura dove sono giacenti macchinari ed attrezzature ormai obsolete, prima ancora di poterle vedere in funzione.
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