Inchiesta Otranto: De Santis, Giannetta e Maggio restano ai domiciliari

Inchiesta Otranto: De Santis, Giannetta e Maggio restano ai domiciliari
di Roberta GRASSI
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 5 Ottobre 2022, 19:04 - Ultimo aggiornamento: 21:50

Il Tribunale del Riesame di Lecce ha rigettato i ricorsi presentati per chiedere la revoca dei domiciliari per il presidente di Federalberghi Raffaele De Santis, difeso da Roberto Eustachio Sisto, per Marco Maggio, di Cannole, e per l’imprenditore dei supermercati Salvatore Giannetta, di Minervino, difesi da Luigi Corvaglia.

La decisione

La decisione è stata assunta dopo la camera di consiglio di martedì. I giudici (presidente Carlo Cazzella, a latere Pia Verderosa e Antonio Gatto), hanno depositato il provvedimento nel primo pomeriggio.

Restano tutti agli arresti domiciliari, insomma. Le motivazioni saranno rese note in seguito. Nell'udienza avevano discusso i due magistrati titolari del fascicolo, il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e la pm Giorgia Villa. Poi gli avvocati difensori, Luigi Corvaglia e Roberto Eustachio Sisto. 

L'inchiesta

Si parla dell'inchiesta sul presunto "sistema Otranto". Dieci in tutto erano state le misure cautelari disposte lo scorso 12 settembre. Sono ancora in carcere i due fratelli Luciano e Pierpaolo Cariddi, ex sindaco di Otranto il primo, sindaco dimissionario il secondo.
Per il tramite dei rispettivi difensori (Gianluca D’Oria, Alessandro Dello Russo, Michele Laforgia e Viola Messa) hanno formulato istanza alla procura chiedendo di essere interrogati. L’audizione è stata fissata per il 19 ottobre, in carcere. Nella maxi inchiesta in cui sono contestate a vario titolo ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, alla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, al falso ideologico, frode in processo penale e depistaggio, concussione, turbativa d’asta, rivelazione del segreto d’ufficio, nonché truffa ai danni dello Stato e della Comunità Europea.

© RIPRODUZIONE RISERVATA