Nel Salento torna il caldo torrido. Marrazzi: «A luglio 10 anziani ricoverati, due morti»

Nel Salento torna il caldo torrido. Marrazzi: «A luglio 10 anziani ricoverati, due morti»
di Andrea TAFURO
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Sabato 19 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 18:38

Salento sempre più caldo con notti tropicali oltre la media nazionale. Ben 73 quelle registrate nel 2021 con temperature notturne oltre i 20 gradi. Un trend in aumento a partire dal 2015, in base al report Istat, e che per gli esperti dovrebbe trovare conferma anche per l’estate in corso, ritenuta tra le più calde degli ultimi anni. E con le temperature in crescita, torna l’allerta negli ospedali e nei pronto soccorso di tutta la regione per i possibili effetti sulla popolazione della nuova ondata di caldo “Nerone”. Secondo le previsioni infatti, questo weekend tornerà ad infiammare il meridione con temperature oltre i 37 gradi. 

L'allarme

Condizioni climatiche che destano non poche preoccupazioni per anziani e soggetti fragili, a rischio colpi di calore come già avvenuto nelle ultime due settimane di luglio in cui furono numerosi i ricoveri nei nosocomi di Lecce e provincia e si registrarono, purtroppo, anche alcuni decessi. Nessun allarmismo per il momento, ma l’attenzione è alta nelle corsie degli ospedali. «Restiamo prudenti e monitoriamo l’evolversi della situazione» afferma il primario del pronto soccorso del Dea-Fazzi di Lecce, Marinella Marrazzi. «L’attenzione e la risposta sanitaria resta costante ed efficiente, perché tantissimi sono gli accessi in ospedale in estate – aggiunge il primario - ma nella prima parte di agosto le temperature registrate non hanno causato malori, diversamente da quanto accaduto tra il 20 e il 28 luglio scorso. In quella fase le temperature anche superiori ai 40 gradi hanno provocato tanti ricoveri, ben 10 quelli gravi con necessità d’intervento del rianimatore – precisa Marrazzi – e purtroppo alcuni decessi di persone con patologie pregresse. Vedremo quindi come evolveranno i prossimi giorni: in pronto soccorso siamo pronti ad intervenire con le cure necessarie alla patologia riscontrata». 
Supporto alla causa che è arrivato anche dalla Regione Puglia che nelle scorse settimane ha introdotto nei pronto soccorso il codice “calore” per gestire con un percorso preferenziale i cittadini che riscontrassero effetti negativi relativi al caldo.

Provvedimento che si è reso necessario proprio in relazione all’ondata di calore che dalla seconda decade di luglio ha interessato la maggior parte delle città italiane.

Il report del Ministero

Nei risultati del report del Ministero della Salute è emerso infatti un eccesso di mortalità al centro-sud (+7%) nella popolazione over 75, con incrementi statisticamente significativi a Napoli (+10%), Bari (+50%), Taranto (+42%), Reggio Calabria e Catania (+34%). Intanto però la nuova ondata di caldo prevista dai meteorologi non lascia tranquilli. Come evidenziato da Istat, le città italiane e quindi anche pugliesi, subiscono le conseguenze dell’innalzamento delle temperature e dei cambiamenti climatici. Insieme agli eventi climatici estremi (come alluvioni e siccità), il caldo costituisce uno dei principali fattori di pressione ambientale nei centri più urbanizzati. Per misurarlo, da una parte ci sono le temperature medie, che indicano un generalizzato processo di riscaldamento atmosferico. Dall’altra, gli eventi estremi, come i periodi di caldo particolarmente lunghi. Uno degli indicatori che Istat ha utilizzato per misurare questi estremi è quello delle notti tropicali, con cui si intende le notti in cui la temperatura non scende al di sotto dei 20 gradi centigradi. In media, nell’analisi sul 2021, sono 44 le notti tropicali calcolate nei comuni capoluogo italiani. A detenere il record nazionale è Catania, con 117 notti tropicali registrate nel 2021. Lecce sopra la media nazionale con 73 notti tropicali è quinta in Puglia, preceduta da Barletta con 80, Brindisi con 87, Taranto 95 e Bari a quota 100.

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