Incidente al salentino Puretti nella preparazione del campionato italiano di pescasub: il racconto

Vittima di un Taravana, l'embolia degli apneisti

Il campione salentino Luigi Puretti
Il campione salentino Luigi Puretti
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Giovedì 15 Giugno 2023, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 12:27

Il due volte campione italiano di pesca subacquea, il salentino Luigi Puretti, non potrà rimettersi in gioco nell'edizione 2023 in programma per il prossimo fine settimaneùa nelle acque di Santa Maria di Leuca. Nei giorni scorsi ha subito anche lui l'incidente che colpisce i profondisti: il Taravana, con sintomi neurologici simili all'embolia che può colpire, invece, chi usa l'autoprespiratore.

«La racconto, spalle large e nessuna vergogna»

Con i consueti toni pacati ed ottimitisti che caratterizzano la personalità di questo atleta residente ad Uggiano la Chiesa e abitudinario dei mari di Otranto, Luigi Puretti ha raccontato questa storia sul suo profilo social: «Eccomi qui. La prima cosa che vorrei fare è  quella di tranquillizzare tutte le persone che si sono preoccupate per le mie condizioni,non sono riuscito a rispondere a tutti i messaggi ma ci tengo a far sapere che in questo momento sto molto bene. Il secondo pensiero che ho è  quello di ringraziare tutte le persone che indipendentemente dal grado di parentela e amicizia mi hanno aiutato nel momento del bisogno. Come ormai avrete saputo sono stato colpito da un episodio di Taravana o malattia da decompressione in apnea. Dato che ho le spalle larghe non provo nessun tipo di vergogna nel raccontarvi come sono andate le cose e quali potrebbero essere state le possibili cause».

Cinque voli in una settimana

Fatta questa premessa, Puretti ha analizzato cosa ha fatto e cosa potrebbe avere causato il taravana: «Vi faccio un piccolo elenco di tutti gli elementi importanti da tenere in considerazione: non entravo in acqua da 5 giorni; ho iniziato la pescata in maniera riposata alle ore 10.30 e l'ho interrotta alle ore 14 facendo circa 17-18 tuffi con tempi di recupero abbastanza lunghi e raggiungendo la profondità massima della giornata di 35 metri in solo due occasioni; durante quella giornata ho bevuto 3 litri di acqua; nella settimana precedente ho preso 5 aerei (3 per i due giorni passati a Genova con Lowrance e 2 per Bordeaux per un viaggio di piacere con la mia compagna, sono atterrato il giorno precedente alle ore 15 dopo un volo di 2.30; ho interrotto i miei tuffi e sono rientrato a casa da solo a causa di un mal di testa senza avere altri sintomi».

In codice rosso al Fazzi

Il Taravana si è manifestato drammaticamente ed improvvisameente: «Purtroppo dopo le 30 ore successive e due ospedali consultati in via precauzionale con relative dimissioni, ho avuto un crollo difficile da spiegare che mi ha portato al Pronto soccorso di Lecce in codice rosso con dei sintomi sovrapponibili ad una vera e propria ischemia cerebrale transitoria e valori di pressione parziale di ossigeno bassissimi. Fortunatamente nella notte mi sono ripreso abbastanza velocemente e, sempre in via precauzionale, sono stato ricoverato una settimana nel reparto di Neurologia. Qui potrei aprire un capitolo a parte perché per la prima volta nella vita ho passato una settimana in ospedale, in un reparto particolare dove ho apprezzato il lavoro h24 di tutto il personale sanitario e rafforzato le mie idee su quanto siano importanti le cose semplici nella vita».

Le probabili cause

La conseguenza immediata, sebbene sofferta, la rinuncia a scendere in acqua a Leuca per partecipare al campionato italiano: «Dopo un iniziale momento di smarrimento ho preso velocemente la dolorosa decisione di rinunciare al prossimo campionato italiano assoluto, che si disputerà proprio qui a Leuca il 23 e 24 giugno.
Voglio rassicurare di nuovo tutti sulle mie attuali condizioni di salute ma sinceramente voglio essere sicuro al 100% di non correre nessun rischio su di una malattia che rimane ancora abbastanza indecifrabile. Probabilmente le cause principali sarebbero da attribuire ai vari voli presi nei giorni precedenti sui quali la stessa comunità medica nutre diversi dubbi anche per altre patologie. L'altra potrebbe essere una viscosità del sangue un pochino oltre la media per i miei valori di ematocrito alto e leggera disidratazione avvenuta nei giorni precedenti.

Ho imparato che per raggiungere valori ottimali la nostra idratazione va curata già nei giorni precedenti.

Bombola di ossigeno a bordo

Il due volte campione italiano e componente della nazionale italia guidata dal ct Marco Bardi, ha fatto inoltre una riflessione su cosa avrebbe potuto fare perlomeno per contenere la sintoimatologia: «L'errore più grande che probabilmente ho fatto è  stato quello di non aver portato la bombola di ossigeno con erogatore a bordo, un accessorio senza controindicazioni che usato immediatamente  ci permette di risolvere senza conseguenze il 99% delle situazioni critiche dovute a questo tipo di patologia».

Gli immancabili hater

Infine una breve riflessione sugli hater da tastiera: «Una piccola parentesi andrebbe aperta su quei pochissimi elementi ( 2-3 su migliaia di persone) che senza conoscere minimamente i particolari sull'accaduto non hanno perso occasione per tirare acqua al proprio mulino,polemizzare e sparare cavolate in pubblico mentre il sottoscritto si trovava in una situazione critica. I miei pensieri come quelli della stragrande maggioranza dei veri appassionati che mi hanno circondato  sono solo di vergogna. A tal proposito mi permetto di far notare che agonismo e  regolamenti non hanno nessun nesso con  l'inconveniente avuto perché se non fossi stato a Leuca a preparare nelle modalità descritte mi sarei trovato a pescare a casa mia a Otranto tra i 38 e 45m di profondità con tempi di apnea molto più lunghi a caccia di dentici e cernie bianche».

«Tornerò più forte»

Il saluto con la promessa di tornare in mare e di tornare a gareggiare: «Ora concludo dicendo che è  stata l'esperienza negativa più forte che abbia vissuto, che mi ha legato ancora di più ad alcune persone e che mi ha rafforzato mentalmente sia nella vita di tutti i giorni che nella vita in mare che rimarrà per sempre la mia priorità. 
Ritornerò presto..più forte di prima>.

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