Santa Croce senza rosone per due anni

Santa Croce senza rosone per due anni
di Stefania DE CESARE
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Lunedì 6 Febbraio 2017, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 13:45
Foto ricordo addio. La facciata simbolo del barocco salentino diventa un ricordo. O, almeno, per due anni: il tempo (minimo) del nuovo cantiere riaperto qualche settimana fa per completare il restauro di Santa Croce.
È stata appena ultimata l’installazione dei ponteggi lungo la facciata della basilica di Santa Croce. E, come si diceva, per i prossimi 24 mesi, Lecce (e, ovviamente, l’intero Salento) dovrà fare a meno di uno dei suoi monumenti più famosi. E, soprattutto, dovrà dire addio al suo maestoso rosone simbolo dell’arte barocca di Puglia. Ormai invisibile perché oscurato nuovamente dai ferri delle impalcature. Gabbie necessarie per permettere i nuovi interventi di recupero, ma che poco lasciano intravedere dell’antico splendore della chiesa di via Umberto I. Pochi giorni ancora e poi partirà ufficialmente il restauro di Santa Croce.
In questa prima fase di allestimento e montaggio delle impalcature l’ingresso della Basilica è stato interdetto al pubblico: turisti e fedeli hanno dovuto così accontentarsi dell’ingresso “secondario” e accedere all’interno della Basilica tramite il chiostro della Provincia.
Una soluzione temporanea «dovuta a questioni di sicurezza - aveva spiegato l’architetto della curia Giuseppe Fiorillo - per permettere agli operai di completare l’installazione delle impalcature. Una volta completato il cantiere verrà ripristinato il passaggio principale sotto le impalcature». A essere ingabbiata e transennata è stata anche la parte destra dell’edificio con limitazioni al transito veicolare in via Saponea.
 Bellezze nascoste, ma non per questo inaccessibili: la struttura avrà diverse aperture e al suo interno ci sarà anche un ascensore che permetterà di salire e scendere e, quindi, di visitare l’area interessata dai lavori. Turisti e curiosi potranno così prenotare un mini tour all’interno del cantiere e, con il supporto anche di una guida turistica, potranno godere di una prospettiva ravvicinata della facciata stessa. Non solo. Sul portale dedicato ci sarà anche la possibilità di visitare virtualmente la basilica e di vedere la progressione del cantiere. Un piano che è stato annunciato lo scorso autunno quando era stati presentati i nuovi lavori.
Cantiere visitabile, quindi, ma per fotografie, video e via discorrendo si dovrà aspettare almeno altri due anni. Turisti e visitatori dovranno accontentarsi di una replica per le loro cartoline fotografiche: a breve, infatti, le impalcature di metallo saranno coperte da un telo a grandezza naturale che consentirà alla città di non perdere del tutto la “faccia” del suo monumento più importante.
Due i milioni di euro finanziati dalla Regione Puglia a favore della Curia di Lecce che diventa stazione appaltante sotto la supervisione della Sovrintendenza delle Belle Arti. Una volta terminata la fase di cantierizzazione, toccherà ai restauratori e agli addetti ai lavori entrare in azione con le operazioni di restyling. Lunga e corposa la lista degli interventi: illuminazione artistica della facciata, restauro della facciata e della controfacciata, degli altari della navata laterale destra, dei paramenti murari interni alla navata destra, delle cappelle, della casa canonica, della campanaria. Non solo. Si procederà poi al recupero e alla protezione delle coperture della basilica e al posizionamento di un dispositivo di allontanamento volatili a onde elettromagnetiche. Due anni di pazienza - salvo sorprese - prima che la città possa riavere il suo gioiello più bello.
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