La squadra di Siza: «La Casa della Musica si farà»

Il ponte delle Cave di Marco Vito
Il ponte delle Cave di Marco Vito
di Francesca SOZZO
4 Minuti di Lettura
Martedì 15 Novembre 2016, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 14:05

Non hanno perso le speranze e anzi, sono sicuri che la Casa della Musica si farà. Il gruppo di lavoro che coadiuva l’architetto portoghese Alvaro Siza nel progetto del Parco della Cave, è convinto che l’opera sarà realizzata. «Non abbiamo promesse, ma c’è l’impegno», a percorrere tutte le strade necessarie per recuperare i 50 milioni di euro per realizzare la Casa della Musica, ha commentato Carlos Castanheira coautore del progetto del Parco delle Cave con l’architetto portoghese Alvaro Siza. Qualche giorno fa, infatti l’assessore regionale all’Urbanistica Annamaria Curcuruto ha detto che non ci sono soldi per costruire il grande auditorium. «Ma abbiamo saputo che c’è una notizia meno brutta», ha commentato Castanheira che è la speranza lasciata aperta dall’assessore regionale al Turismo Loredana Capone di cercare oltre la Regione, coinvolgendo il governo centrale e l’Europa al fine di realizzare un progetto che darebbe lustro non solo a Lecce ma a tutta l’Italia.
«Realizzare la Casa della Musica significa cambiare quest’area della città anche con quest’opera, non può farlo solo un parco - commenta - Bisognava puntare sulla cultura cambiando quest’area che era vuota e mal messa e che piano piano sta cambiando. La Casa della Musica è fondamentale come elemento strutturante di altre attività che possono girare intorno ad essa». Lo stesso parco è stato progettato per la musica. «Ed è quello che ancora oggi vogliamo, con la voglia di andare avanti e realizzarla». Secondo il progetto l’ingresso della Casa della Musica è rivolta verso la città con una piazza interna, «come se avesse due braccia che saluta chi entra nella zona, e in questa piazza si può fare di tutto, delle mostre, della musica e poi abbiamo immaginato due sale per concerti, una classica e una più alternativa», per diversi tipi di musica o nella quale si possono fare delle conferenze. Un investimento di 50 milioni di euro che possono sì sembrare tanti ma che consentirà, una volta terminata l’opera, di raccoglierne i frutti proprio come sta accadendo ad Oporto in Portogallo.
«Noi abbiamo tanta speranza - prosegue l’architetto - Noi siamo ancora qui anche perché il rapporto con la città non è solo di lavoro, ma è molto più complesso: c’è un rapporto umano molto stretto e questo fa si che siamo ancora qui perché piano piano si è fatto il parco, si è fatto il ponte e io sono ancora convinto che si farà la Casa delle Musica». 
Intanto i lavori vanno avanti in maniera spedita. Entrando nel parco ci si trova di fronte al ponte che collega le due cave come da progetto. Il primo cantiere, con il recupero del parco e la realizzazione della caffetteria e dell’ascensore è già terminato. «Quando il ponte sarà finito si comincerà a pulire arrivando fino alla quota parco, al momento c’è ancora necessità di usare pietre e terra». Il ponte sarà pedonale e permetterà ai fruitori di passare dalla cava grande a quella piccola restando sempre all’iterno del parco. «Ovviamente sarà pedonale, ma il ponte, così come tutti i percorsi interni - spiega Castanheira - sono carrabili permettendo il passaggio di ambulanze, vigili del fuoco e mezzi per la manutenzione, ma non aperti alle auto».
Si avvia a conclusione dunque anche il secondo step della realizzazione del Parco che rappresenta un progetto rivoluzionario per la città che sarà completato con il ribaltamento della stazione ferroviaria. «Lecce è molto bella - ha concluso Castanheira - ed è bella grazie al suo centro, ma il centro storico non è tutta la città. Anche questa zona è parte integrante della città. I nostri antenati ci hanno regalato una bella città e noi oggi abbiamo la responsabilità di lasciare qualcosa di qualità anche in questa zona. E la Casa della Musica ne è un esempio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA