Sorpreso a fare pezzi la scogliera di Porto Cesareo. Beccato dal consigliere comunale che ha chiamato le forze dell'ordine

Sorpreso a fare pezzi la scogliera di Porto Cesareo. Beccato dal consigliere comunale che ha chiamato le forze dell'ordine
di Francesco DE PASCALIS
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Mercoledì 29 Aprile 2020, 17:12 - Ultimo aggiornamento: 18:05

L’epidemia del coronavirus non ferma i deturpamenti ambientali sulle spiagge di Porto Cesareo. Protagonista suo malgrado, un uomo di mezza età, che nella tarda mattinata di oggi, con tanto di mascherina anti contagio, è stato letteralmente “beccato in flagranza” a spaccare pezzi di scogliera sulla storica spiaggetta del centro di Porto Cesareo. E la notizia, davvero clamorosa non finisce qui, perché a sorprendere l’uomo, riprenderlo e poi informare le forze dell’ordine, è stato un consigliere comunale di Porto Cesareo che con il suo gruppo “Cambiare Rotta” forza di opposizione nella pubblica assise della nota città jonica, ha provveduto a spiegare e dettagliare i fatti accaduti con tanto di foto e video alla mano.
 

 


«No ai deturpamenti sul nostro litorale», affermano con forza proprio Francesco Schito e Stefano My rispettivamente capogruppo e consigliere comunale di Porto Cesareo che si sono assunti la paternità della denuncia dei fatti. Da qui il racconto «Il consigliere comunale di Cambiare Rotta, Stefano My, nella tarda mattinata odierna, si è accorto che presso la spiaggetta del centro storico, in prossimità di un noto hotel cittadino, un uomo era particolarmente impegnato nella rottura sistematica di pezzi di scogliera adiacenti alla stessa spiaggia. Comportamento deprecabile - spiega My - e messo in atto per motivi ignoti».
 

«Che rammarico – attacca  My - sono stato testimone oculare di un possibile ennesimo sfregio del nostro territorio per chissà quali motivi diretti o per conto di qualcuno». Poi la presa di posizione del gruppo. «Dell’attività sospetta, presumibilmente illecita e non autorizzata, sono stati informati immediatamente i Carabinieri della locale stazione, l’ufficio locale della Capitaneria di Porto e l’Area Marina Protetta Porto Cesareo. Quest’ultima si è mostrata particolarmente attenta al caso esposto dal consigliere e procederà come da compiti d’istituto. Sono state raccolte prove foto e video della presunta attività illegale e nelle prossime ore formalizzeremo una segnalazione condivisa dagli esponenti del gruppo politico-consiliare cambiare Rotta per gli accertamenti del caso.
E’ chiaro che chiederemo, anche e soprattutto, maggiori controlli, specie in questo periodo preparatorio dell’estate 2020 che si preannuncia dura e difficile per ovvi motivi, controlli dettati ed importanti anche per la esigua affluenza di cittadini, che talvolta con la loro presenza fanno da deterrente ad attività illegali. Porto Cesareo è un territorio fragile - concludono poi Schito e My - già pieno di ferite lievi e gravi, pertanto qualsiasi iniziativa volta alla sua maggiore tutela, merita il nostro interessamento».

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