Recinzione a Costa Morena Ovest: chiesto il dissequestro per far partire il cantiere del pontile a briccole nel porto

Traghetti ormeggiati a Costa Morena
Traghetti ormeggiati a Costa Morena
4 Minuti di Lettura
Sabato 11 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:12

Dovrebbero partire a breve i lavori per la realizzazione del pontile a briccole, che consentirà l’ormeggio in andana, ovvero di poppa, ai traghetti a Costa Morena Ovest.

Il nodo della recinzione

Anche se una delle tante questioni giudiziarie aperte riguardanti l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale rischiava di rallentare l’iter per la realizzazione di un’opera per garantire la sicurezza degli ormeggi, soprattutto in caso di condizioni meteorologiche non favorevoli. Il problema, in particolare, riguardava il sequestro di un tratto di recinzione, nell’ambito di un procedimento penale in corso. Recinzione che l’Authority ha chiesto al giudice monocratico del Tribunale di Brindisi di poter spostare o rimuovere. Richiesta che vede, tra l’altro, anche il parere favorevole del pubblico ministero. L’unico intoppo, se così si può definire, è stata la richiesta del giudice di ulteriori integrazioni, che l’ente portuale sta predisponendo proprio in queste ore e che saranno depositate nei prossimi giorni.

A breve l'avvio dei lavori

Ma il cantiere, come detto, nel frattempo può prendere il via. L’area occupata dalla recinzione, infatti, riguarda soltanto le ultime lavorazioni dell’appalto, rispetto alle quali l’Authority si è mossa in anticipo con la richiesta proprio per evitare di dover bloccare il cantiere in attesa del via libera allo spostamento.

Quando si arriverà all’area interessata, dunque, secondo quanto fanno sapere dall’ente portuale, l’autorizzazione dovrebbe essere già arrivata.

Il problema della riduzione degli accosti

E nel frattempo, l’Autorità di sistema, di concerto con la Capitaneria di porto, ha dovuto trovare una soluzione che evitasse la perdita di due approdi durante il periodo dei lavori. L’unica strada percorribile individuata è stata quella che prevede l’affitto di un pontone galleggiante, dotato di rampe d’imbarco e dunque idoneo alla movimentazione di mezzi e passeggeri. Bloccare due banchine per almeno un anno, infatti, avrebbe avuto un impatto particolarmente negativo sul traffico del porto di Brindisi.

Un'opera ritenuta strategica

La stipula del contratto per la realizzazione dell’opera è arrivata nello scorso mese di luglio. L’intervento, come detto, è ritenuto necessario, anche su richiesta dalla Capitaneria di porto, per garantire una sosta sicura alle navi più grandi. La sottoscrizione è arrivata al termine di un iter che, secondo quanto aveva ricordato proprio dall’Authority, ha subito uno slittamento dei tempi «a seguito dell’esito positivo delle verifiche tecnico-amministrative richieste dalle istituzioni preposte e della soluzione favorevole del contenzioso insorto». L’importo totale dell’appalto è di circa 6 milioni 400mila euro, di cui oltre 57.400 quale importo per la progettazione esecutiva ed oltre 176mila euro quali oneri per la sicurezza. Il progetto, che è stato a lungo discusso (con alcune punte polemiche) anche in consiglio comunale, è stato finanziato con circa 9 milioni di euro dai fondi Poc (Piano operativo di coesione) della Regione Puglia. L’opera prevede che si inseriscano in mare (all’altezza della banchina di Costa Morena ovest) una serie di 6 briccole (pali infissi nel fondale marino), la prima a distanza di 17 metri e le successive ad intervalli di 30 metri, con l’ultima che invece sarà posizionata a 60 metri da quella precedente. Per garantire il passaggio agli ormeggiatori, le briccole saranno collegate tra loro da una passerella metallica. Come detto, l’intento è quello di garantire un ormeggio più sicuro alle barche, soprattutto per quelle barche che, in genere, ormeggiano di poppa.

Il rischio per la sicurezza delle navi

Come specificato più volte anche dall’ente portuale, allo stato attuale un’ordinanza della Capitaneria di porto di Brindisi «vieta l’ormeggio in andana (le navi disposte affiancate perpendicolarmente rispetto alla banchina) in caso di vento forza 8, riducendo pertanto notevolmente i posti disponibili». In questo, l’ente portuale ha sempre sottolineato come «soprattutto in condizioni meteomarine avverse» il nuovo pontile a briccole potrà consentire di «superare i vincoli dell’ordinanza oggi esistenti», garantendo «la massima sicurezza degli addetti all’ormeggio, delle operazioni di sbarco e imbarco e delle stesse navi», in considerazione del fatto che, con la situazione attuale, «sono tenute “in posizione”, ossia ferme e in condizioni di sicurezza, esclusivamente dalle ancore poste a prora». Proprio in occasione della firma del contratto, il presidente dell’Autorità di sistema Ugo Patroni Griffi si era detto fiducioso che «in meno di un anno riusciremo ad innalzare notevolmente gli standard di sicurezza degli operatori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA