Ostuni, motocross tra famiglie e bimbi: la presenza dei bolidi è stata più volte segnalata sulle spiagge di Torre Guaceto e Villanova

Ostuni, motocross tra famiglie e bimbi: la presenza dei bolidi è stata più volte segnalata sulle spiagge di Torre Guaceto e Villanova
di Salvatore GALIZIA
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Martedì 15 Marzo 2022, 09:03 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:21

Scarsa cura dei luoghi, del bene comune e dell'essere umano. Sono molteplici le sfumature di maleducazione ed inciviltà che possono essere ravvisate in certi deplorevoli comportamenti riscontrati negli ultimi giorni lungo la costa di Ostuni e Carovigno. Un fenomeno pericoloso quello del motocross selvaggio, quello cioè che, pur senza voler generalizzare, viene praticato in situazioni decisamente poco consone alla pratica. Luoghi destinati ad altro, e che anzi avrebbero bisogno di ulteriori premure, non certo di nuove problematiche. Eppure, dal cuore della riserva naturale di Torre Guaceto, risalendo fino ad Ostuni, attraversando dune e tratti di un percorso ciclabile molto frequentato ed altrettanto apprezzato, continuano a verificarsi situazioni incresciose.

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Il weekend appena trascorso e le belle giornate che si prestano alla piena e completa fruizione di questi splendidi posti ricercati, hanno testimoniato ancora una volta come l'inciviltà di pochi possa rappresentare una situazione pericolosa contro cui è necessario agire. Tra le testimonianze degli ultimi giorni, quella condivisa in tempo reale da Fabrizio Monopoli, avvocato e professionista ostunese, impegnato nella società civile: «Come ogni domenica ho corso lungo la pista ciclabile costiera di Ostuni insieme ai miei amici ed a tante altre persone e, come ogni domenica, dobbiamo registrare la presenza di moto da cross che hanno transitato, insieme a famiglie e runners, il percorso che collega Villanova con la spiaggia di Santa Lucia. Lo denunciamo da anni ricevendo solo solidarietà dalle istituzioni, la quale tuttavia non è sufficiente a tenere indenne un passeggino dal rischio di essere travolto da una moto da cross».


Ancor più grave, se possibile, quanto accaduto domenica mattina a Torre Guaceto, dove i ragazzi seguiti da Angsa, l'Associazione nazionale genitori persone con autismo, erano in visita con il personale dell'area ed il presidente del consorzio. Alcuni individui in sella a delle moto hanno fatto pessima mostra di sé, sfrecciando davanti al centro recupero tartarughe marine a pochi passi dagli utenti. Il personale ha minacciato l'intervento delle autorità, ottenendo in risposta ulteriori evoluzioni sulla spiaggia di Punta Penna Grossa, saluti provocatori e ripartenza della corsa in spiaggia, poi proseguita saltando tra le dune della macchia mediterranea. In un luogo in cui è assolutamente vietato l'accesso di mezzi a motore, dove le famiglie passeggiano serenamente sapendo di non correre alcun pericolo. Con l'aggravante del disagio provocato agli utenti della Staffetta blu per l'autismo. Oltre al possibile danno alle persone, lo sfregio ad una natura e ad una costa già messa a dura prova e divorata dai moti ondosi che, a causa del riscaldamento globale, si fanno sempre più volenti. Senza dimenticare le numerose specie animali che abitano le dune e la macchia mediterranea che la costeggia. «Questa situazione è inaccettabile ha tuonato Rocky Malatesta, presidente dell'ente gestore di Torre Guaceto pur non essendo un fatto nuovo che abbiamo più volte denunciato per le vie formali e del quale, quindi, abbiamo tutti contezza, non potevo credere ai miei occhi. E il fatto che questi soggetti non vadano via nemmeno quando gli si dice che stanno per arrivare le forze dell'ordine, la dice lunga sul rispetto che hanno per le regole e le autorità. Non possiamo aspettare che capiti qualcosa di irreparabile. Abbiamo bisogno di un piano strutturato interforze di contrasto al fenomeno che riguarda tutto il litorale brindisino, per questo motivo nelle prossime ore scriveremo al prefetto di Brindisi».
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