Torre Guaceto trasformata in una pista di motocross: fermate due persone e mezzi sequestrati dai carabinieri

Le motocross dei due giovani, risultati essere poi sanvitesi, sono state sottoposte a sequestro ai fini della confisca ed è partita la procedura del caso presso l’Autorità giudiziaria

Torre Guaceto trasformata in una pista di motocross: fermate due persone e mezzi sequestrati dai carabinieri
​Torre Guaceto trasformata in una pista di motocross: fermate due persone e mezzi sequestrati dai carabinieri
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 11:24 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 11:56

Il personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto intercetta due individui in motocross che sfrecciavano in riserva, chiede l’intervento dei carabinieri e gli uomini della stazione di Carovigno intervengono, fermandoli. I mezzi sono stati sottoposti a sequestro

E’ accaduto domenica mattina. Erano circa le 12 e gli operatori del Consorzio erano impegnati nell’attività di pattugliamento dell’area protetta, quando hanno notato due individui in motocross che si muovevano a velocità sostenuta nella laguna della torre aragonese, in corrispondenza della zona di riserva integrale, quella più delicata. 
Gli uomini del Consorzio hanno immediatamente chiesto l’intervento delle forze dell’Ordine e nel giro di pochissimo sono intervenuti i carabinieri della stazione di Carovigno, fermando i soggetti in fragranza mentre assaltavano la zona umida. 

Cosa è successo

Le motocross dei due giovani, risultati essere poi sanvitesi, sono state sottoposte a sequestro ai fini della confisca ed è partita la procedura del caso presso l’Autorità giudiziaria. L’operazione si è conclusa con successo grazie alla dedizione alla causa della tutela di Torre Guaceto tanto degli operatori del Consorzio, quanto dei carabinieri.

Gli uomini del comandante della stazione di Carovigno, Giuseppe Berardino, infatti, non abbassano mai la guardia e conducono un’intensa attività di controllo dell’area protetta nell’ambito di uno specifico piano di interventi tesi alla prevenzione e al contrasto degli illeciti ai danni del Parco. 

“Ringrazio a nome del Consorzio che rappresento il comandante Berardino ed i suoi uomini – ha commentato il presidente dell’ente, Rocky Malatesta -, è difficile riuscire a fermare questi individui perché si muovono a grande velocità e sprovvisti di targhe dei loro mezzi, proprio per non farsi identificare, serve tempestività e attenzione per svolgere attività che si concludano con successo ed i carabinieri hanno svolto un intervento esemplare”. 
L’auspicio del Consorzio è che l’esito dell’operazione sia da monito a quanti intendono danneggiare Torre Guaceto mettendo in atto comportamenti illeciti ed estremamente dannosi per gli habitat e gli animali. Basti pensare al già precario stato di salute delle dune a causa dei cambiamenti climatici e all’importanza che ha il riposo per gli uccelli migratori già stremati dalle migrazioni, per capire quanto danno procurino elementi che sfrecciano con moto molto rumorose sulla sabbia e tra i laghetti della zona umida in cui gli animali cercano di recuperare la forma fisica prima della ripartenza.

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