Due morti sul lavoro in un giorno nello stesso paese. Il sindaco: «Una strage inaccettabile»

Le ricerche dopo la tragedia di Suviana
Le ricerche dopo la tragedia di Suviana
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Mercoledì 10 Aprile 2024, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 13:46

San Marzano di San Giuseppe ha circa novemila abitanti (e la resistenza linguistica di chi parla arbëreshe). Fronte orientale della provincia di Taranto, a due passi dal Brindisino (e dalla vicina Francavilla Fontana) ma non troppo distante - strade permettendo, ma questo è un altro discorso - da Lecce. In un giorno un comune così piccolo, per una fatale quando inspiegabile coincidenza, ha perso due persone mentre lavoravano. Due vite spezzate, due storie diverse, accomunate dal tragico epilogo. Mario Pisani, 73 anni, è una delle vittime del dramma di Bargi, nel Bolognese, dove c'è stata un'esplosione a quaranta metri sotto il lago, nell'impianto Enel Green Power. Tre morti e quattro dispersi, per un incidente che ha sconvolto l'Italia. 

Mario era partito da San Marzano.

Era un lavoratore in trasferta, aveva 73 anni, ne avrebbe compiuti 74 tra meno di un mese. Era nel Bolognese per lavorare. Sarebbe tornato a casa alla fine dei lavori. 

Era, invece, a due passi da casa, Angelo Cotugno, 59 anni. E' morto nella stessa giornata, ieri, per via di un incidente nel cantiere della Regionale 8, ad Avetrana, confine tra il Tarantino e la provincia di Lecce. Lascia tre figli. 

A San Marzano, neppure un mese fa, era stata inaugurata una panchina per ricordare tutte le vittime del lavoro. La tragedia, però, resta senza fine. «In un giorno perdiamo due cittadini sul lavoro. Sono giorni che difficilmente scorderemo - commenta il sindaco, Francesco Leo -. Anche Mario perde la sua vita lavorando. Una strage senza fine in un Paese che si definisce civile ed avanzato».

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