L’episodio sarebbe avvenuto dopo le 16. Un individuo - non è certo se possa essersi trattato di un uomo o di una donna - ha agito nel giro di pochi secondi: ha attraversato il piazzale che conduce all’ingresso, è entrato nella chiesa in quel momento ancora vuota e si è portato subito sul lato sinistro, dove da tempo è sistemata un’opera raffigurante la Vergine Maria. L’individuo aveva con sè un grosso pezzo di tufo bianco. Lo ha scagliato con violenza contro il quadro, distruggendo completamente i vetri. Così - anche rischiando di farsi male tagliandosi - ha infilato le mani all’interno del quadro e ha recuperato la coroncina. Poi è fuggito. Nessuno ha visto nulla. Ad accorgersi di quanto avvenuto sono stati i fedeli che spesso, anche nel pomeriggio, frequentano la chiesa. Ieri, oltretutto, erano previste due messe in suffragio, a poca distanza l’una dall’altra. Elemento, questo, che ha reso ulteriormente amaro il pomeriggio: mentre le funzioni religiose erano in corso, tra l’altro, in tanti hanno notato il quadro completamente distrutto e i vetri sul pavimento, mentre la pietra utilizzata per il furto era stata poggiata su uno scranno.
Sul posto, si sono recati gli agenti della sezione Volanti della Questura di Brindisi, coadiuvati dai colleghi della Scientifica, che hanno eseguito tutti i rilievi del caso.
Particolarmente desolato il parroco del rione Bozzano, don Rocco Ivone: «Non so che dire - ha spiegato qualche ora dopo -, certi episodi sono inqualificabili. Ormai la gente è disposta a tutto, non si ferma nemmeno di fronte a un’immagine sacra come quella della Madonna. Onestamente non so nemmeno se e quanto potesse valere quella coroncina. Io sono qui da pochi mesi, ma devo dire che purtroppo non è la prima volta che devo constatare furti nelle chiese: mi era accaduto sia al rione Perrino, sia al rione Sant’Angelo. Si vede che certa gente non ha rispetto davvero per nulla».