Strada dissestata e giunti da rifare: cittadini ed opposizione preoccupati per la sicurezza del ponte di Bozzano

Il ponte di Bozzano, su via Martiri delle Fosse Ardeatine
Il ponte di Bozzano, su via Martiri delle Fosse Ardeatine
di Massimiliano IAIA
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Sabato 25 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17:42

L’asfalto che versa in pessime condizioni, le vibrazioni avvertite dai pedoni al momento soprattutto del transito dei mezzi pesanti, e le preoccupanti condizioni - almeno stando a vedere le documentazioni fotografiche - della parte sottostante del ponte di Bozzano, in via Martiri delle Fosse Ardeatine, uno dei punti nevralgici della città che collega lo stesso quartiere con il quartiere Commenda e con il cavalcavia De Gasperi per chi deve raggiungere il centro.

Una nuova sensibilità dopo il crollo del Morandi

Già qualche tempo dopo la tragedia del ponte Morandi di Genova, con il cedimento della struttura che causò la morte di 43 persone, il Comune di Brindisi effettuò un monitoraggio dei ponti e dei cavalcavia cittadini per verificarne appunto la solidità. Dall’esito delle verifiche, effettuate alle fine del 2018, emerse come anche per il ponte di Bozzano fossero necessari interventi di manutenzioni straordinarie ai giunti, quantificati nell’ordine di 150mila euro ma mai effettuati, perché - è stato spesso spiegato da Palazzo di Città - le cassa sono decisamente vuote . Da allora, insomma, nulla è cambiato se non il fatto che continuano ad arrivare segnalazioni da parte di cittadini riguardo a possibili rischi per l’incolumità delle persone.

Anche osservando la parte inferiore del cavalcavia è possibile notare come le barre metalliche del cemento armato inizino ad emergere, con il cemento che è andato via via consumandosi con il tempo.

Le segnalazioni dei cittadini e le denunce dell'opposizione

In settimana, è stato il consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Quarta, a lanciare un appello: «Un giorno sì e l’altro pure questa amministrazione comunale annuncia l’arrivo di fondi per cambiare il volto di Brindisi. Peccato che la realtà parli di parchi devastati, strade killer per le sospensioni delle auto, rifiuti ammassati, impianti sportivi - come le piscine – lasciati in malora e ponti come quello di Bozzano che versano in uno stato ai limiti dell’agibilità. L’amministrazione raccolga dunque le ultime forze e intervenga sul ponte di Bozzano, le cui condizioni angosciano i brindisini, che settimanalmente ci contattano allarmati ed esasperati per le troppe cose - teoricamente di ordinaria amministrazione - che non funzionano». Ma è anche la cittadinanza attiva a protestare per la situazione. È il caso di Francesco D’Aprile, già presidente di un comitato civico, che racconta: «In passato più volte avevo segnalato questa problematica al Comune, e non lo dico solo da residente del rione Bozzano. Si tratta di interventi necessari per la sicurezza della collettività, eppure si continua a restare in silenzio, senza preoccuparsi delle esigenze dei cittadini». Quello del ponte è, secondo D’Aprile, solo un piccolo esempio di una situazione decisamente preoccupante: «Diventa purtroppo automatico - dice - anche da situazioni come questo uno scollamento della cittadinanza con la pubblica amministrazione. Mancano idee chiare, una programmazione definita. Penso, solo per fare un esempio, al Dpp e alle aree di interazione città-porto: così come è previsto per l’area del Seno di Ponente, dovrebbe essere adottato lo stesso riguardo per l’area in cui sorge via Materdomini, lato mare. Ma stiamo parlando della stessa città in cui, d’altra parte, non si conoscono ancora i nomi dei candidati sindaci a meno di tre mesi dalle prossime elezioni. Così facendo, si contribuisce in maniera determinante al distacco della società civile dalla politica».

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