Il mistero dei black out nella città della centrale Enel

Il mistero dei black out nella città della centrale Enel
di Lucia PEZZUTO
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Sabato 29 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:52

BRINDISI - Ci sono volute oltre dieci ore di lavoro per riparare i condotti interrati che distribuiscono energia elettrica al quartiere Bozzano di Brindisi rimasto al buio per la seconda volta in due giorni. Il primo guasto si era verificato martedì pomeriggio intorno alle 17.30, la società elettrica Enel pur inviando subito i tecnici sul posto era riuscita a ripristinare la distribuzione di energia solo dopo quattro ore, tra l’altro utilizzando una power station, un grosso generatore per garantire il servizio agli utenti, ben 3mila, rimasti al buio. 
Giovedì pomeriggio, esattamente 48 ore dopo il quartiere Bozzano si è ritrovato a fare i conti con un nuovo guasto e con black out che questa volta è durato oltre dieci ore. Giovedì , sempre intorno alle 17, le luci si sono nuovamente spente gettando nel panico i cittadini che erano in casa ma anche i tanti esercenti a lavoro nelle proprie attività. Tantissimi i disagi registrati. Con la mancanza di energia elettrica gli impianti frigoriferi nelle abitazioni, nei supermercati, nei bar si sono spenti ed a causa del guasto prolungato tutta la merce è finita nella spazzatura.
Le attività sono state costrette a chiudere e molta gente è rimasta persino senza acqua perché le autoclave si sono fermate. I tecnici Enel hanno lavorato tutta la notte per riparare l’ultimo guasto ripristinando l’erogazione dell’energia elettrica solo alle quattro del mattino di venerdì. Tra l’altro a differenza del primo guasto questa volta è stato necessario l’impiego di due power station per raccogliere tutte le utenze intorno all’assetto. 
Al momento la società non ha saputo dare una spiegazione a due guasti così ravvicinati sui cavi MT interrati , per questo motivo ha aperto una indagine per scoprire le cause. Cause di cui chiede conto oggi anche l’Adoc di Brindisi, l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, in virtù dei disagi e dei danni patiti dagli utenti. 

Le reazioni

«I blackout registrati in questi giorni nel quartiere “Bozzano” di Brindisi stanno determinando situazioni insostenibili sotto diversi profili- dice l’Adoc- Dal punto di vista economico, della sicurezza, della vivibilità del quartiere. 3mila utenze per una popolazione ben oltre le 10mila unità stanno subendo in aggiunta ai disagi la mancanza di informazione da parte della società erogatrice del servizio, Enel Distribuzione, e della stessa amministrazione comunale che dovrebbe farsi interprete delle legittime rimostranze dei residenti. Non è dato sapere ad oggi cosa abbia determinato il guasto che ha comportato l’interruzione di energia elettrica, costringendo migliaia di cittadini tra cui molti anziani, soggetti fragili e famiglie con bambini, a soluzioni di emergenza non potendo disporre di acqua corrente, ascensori, collegamenti internet per il lavoro o la didattica. Molte le famiglie costrette a gettare nella spazzatura il cibo conservato, le attività commerciali bloccate e penalizzate».
Non solo, l’Adoc lamenta anche l’assenza di comunicazione da parte della società elettrica e della stessa amministrazione comunale chiedendo maggiore trasparenza ed interventi atti a scongiurare emergenze simili. «Non bastava l’emergenza Covid. Parlavamo di mancata informazione, stante l’assenza di una nota per chiarire cause e tempi di ripristino del servizio. Prima di capire se dipende da un’infrastruttura obsoleta che necessita di urgenti interventi di adeguamento ed i necessari investimenti, puntiamo l’attenzione sui tempi di intervento e le misure messe in campo».
Quindi l’affondo: «È paradossale che il sistema approntato, il quale in queste ore garantisce la fornitura di energia ad abitazioni ed attività commerciali, dipenda dalla disponibilità di generatori di corrente abitualmente non presenti nel territorio comunale, ma che provengono dalla zona di Taranto, con tutti i disagi legati ai tempi di posizionamento che tale procedura può comportare». La mancanza di informazione è stata sottolineata anche dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Massimiliano Oggiano, che dice: «Quartiere Bozzano senza luce da due giorni, abitazioni dei piani superiori senza acqua, apparecchiature domestiche andate in fumo.

Sindaco Rossi faccia sentire la sua voce nella città dei paradossi».

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