Francavilla Fontana, confessa l'omicidio di Paolo Stasi: «Ho sparato, ma non volevo ucciderlo»

Il delitto Stasi a Francavilla
Il delitto Stasi a Francavilla
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Lunedì 2 Ottobre 2023, 18:29 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 15:10

Ha confessato di avere sparato i due colpi di pistola di piccolo calibro che la sera del 9 novembre dell'anno scorso ammazzarono a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, il 19enne Paolo Stasi. Dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia seguito all'arresto di maggio ed avere rinunciato a ricorrere al Tribunale del Riesame, L.B., 17 anni, all'epoca dell'omicidio, questo pomeriggio ha ammesso le accuse nell'interrogatorio con il procuratore per i minorenni, Simona Filoni, ed il sostituto Paola Guglielmi.

«Non ci fu premeditazione»

Assistito dall'avvocato difensore Maurizio Campanino, L.B. ha tuttavia escluso sia la premeditazione sostenendo di avere premuto il grilletto al culmine di una lite scoppiata con Stasi in quella prima serata del 9 novembre in via Occhi Bianchi davanti casa della vittima.

«Complice inconsapevole»

Inoltre ha sostenuto che il presunto complice Cristian Candita, 21 anni, anche lui di Francavilla, non fosse consapevole che fosse armato quando lo accompagnò fino all'angola della casa di Stasi raggiunta poi a piedi da L.B.

Tantomeno Candita sarebbe stato messo al corrente dei due colpi di pistola sparati

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