Ripetute minacce, scatta il divieto di avvinarsi alla ex

Ripetute minacce, scatta il divieto di avvinarsi alla ex
di Alfonso SPAGNULO
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Sabato 9 Dicembre 2023, 19:08

«Se continui così ti faccio fuori, non hai capito che per quello che hai fatto mi devo vendicare». Questo il contenuto di uno dei messaggi che un 50enne fasanese ha inviato alla sua ex moglie. L’uomo aveva anche minacciato il nuovo compagno della donna. Dopo le reiterate denunce delle due vittime e l’ultima, in ordine di tempo, aggressione sia fisica che verbale subita dalla coppia il gip del tribunale di Brindisi Vilma Gilli ha emesso a carico del 50enne fasanese un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da lei frequentati.

Divieto di avvicinamento

Il giudice ha imposto al 50enne di “non avvicinarsi alla ex moglie e al suo nuovo compagno tenendosi alla distanza di 300 metri da ciascuno di loro”, “di non comunicare, attraverso qualsiasi mezzo, con le persone offese”, “di non avvicinarsi all’abitazione e ai luoghi da ciascuna parte offesa abitualmente frequentati”.

L’ordinanza è stata notificata al 50enne fasanese nei giorni scorsi dai carabinieri. Il pm aveva chiesto gli arresti domiciliari per il 50enne fasanese. 


Il gip ha ritenuto che l’obiettivo di “ridurre le occasioni di incontro tra l’indagato e le persone offese mediante un sistema di difesa delle predette che miri a ristabilire un minimo di quiete familiare” possa essere raggiunto con la misura del divieto di avvicinarsi alle persone offese. «E’ evidente – afferma il giudice delle indagini preliminari – che una tale misura presuppone un atteggiamento collaborativo e consapevole dell’indagato, pena l’immediato aggravamento della stessa con misura coercitiva custodiale». In poche parole se il 50enne fasanese non riuscirà a stare lontano dalla sua ex moglie e dal suo attuale nuovo compagno potrebbe finire in carcere.

Il pericolo di un'escalation di violenza

Anche perché, a leggere le azioni compiute dal 50enne, c’era il pericolo di una escalation di violenza. «A periodi di minacce solo telefoniche, pur se caratterizzati da forte valenza intimidatoria, sono seguite – si legge nell’ordinanza il gip – aggressioni de visu alla donna, prima verbali e poi fisiche, con cui l’indagato ha dato prova della propria indole violenta assumendo nei confronti della donna e poi del compagno comportamenti prevaricatori tanto da indurre entrambi ad uno stato di esasperazione e di timore per la propria incolumità». Emblematico l’episodio avvenuto nel settembre scorso quando il 50enne fasanese, avuta notizia che la ex moglie, che nel frattempo si è trasferita a vivere in provincia di bari, era venuta a Fasano a trovare la figlia “la raggiungeva a bordo dell’auto del figlio e iniziava a tamponare la sua macchina”. 


Quando la donna si è avvicinata al finestrino del veicolo per intimare al suo ex marito di fermarsi “quest’ultimo l’afferrava per un braccio e la trascinava per qualche metro. Quindi la faceva cadere a terra e scappava ribadendo di non farsi vedere più a Fasano perché le avrebbe fatto passare i guai, pur non uccidendola per amore dei figli”. Questo solo uno degli atteggiamenti violenti, uniti poi ai tanti messaggi di minaccia, che hanno spinto il gip ad emettere l’ordinanza di divieto di avvicinamento.

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