Ceglie, focolai nelle primarie. E il sindaco chiude (altre) tre scuole

Ceglie, focolai nelle primarie. E il sindaco chiude (altre) tre scuole
di Antonio PUTIGNANO
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Lunedì 20 Dicembre 2021, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:58

Allarme Covid a Ceglie Messapica. L'onda dei contagi non si ferma. E così altre due scuole sono state chiuse, dopo che sono stati accertati nuovi casi di positività al coronavirus. Nel tardo pomeriggio di ieri infatti una nuova ordinanza del sindaco Angelo Palmisano ha decretato la sospensione delle attività didattiche delle scuole elementari Giovanni Bosco e Giovanni XXIII.

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L'ordinanza del sindaco 


L'ordinanza fa seguito a quella già emessa nei giorni scorsi con la quale è stata imposta la chiusura della scuola Secondaria di I gradoPascoli. Tre scuole più il nido dunque costrette a sospendere le attività didattiche in presenza a causa del covid nel giro di una settimana. La decisione arriva in seguito dall'aumento dei contagi registrati nelle ultime ore e a seguito in seguito alla Pec inviata nella mattinata di ieri dalla Dirigente scolastico che segnalava un umento del contagio da Covid-19 all'interno della scuola e tenuto conto dello stato di indagine curato dal Dipartimento Asl.

Pertanto il sindaco ha optato per la sospensione delle lezioni in presenza sino al 22 dicembre prossimo. Si tornerà in classe, se tutto va bene, a Gennaio 2022, dopo le vacanze di Natale, al fine di mettere in atto le obbligatorie e necessarie verifiche sanitarie da parte dell'Asl, rimandando alla Dirigente Scolastica l'attivazione della didattica a distanza.

I contagi tra i banchi


Il dicembre nero era iniziato già una settimana fa, con 8 casi positivi al tampone molecolare in una classe della scuola media Giovanni Pascoli, 2 tra Liceo Classico e Scientifico ed una educatrice del nido. Un primo bilancio che evidentemente si è aggravato nelle ore successive. In un primo momento il sindaco aveva predisposto la chiusura per precauzione del nido, mentre tutte le altre classi con più di 3 contagiati sarebbero state messe in Dad. Inoltre non fu ritenuta necessaria alcuna sanificazione perché le classi sarebbero state protette dalla chiusura nel weekend delle scuole. Fatto sta che i contagi si sono moltiplicati, tanto da determinare i nuovi provvedimenti a tutela della salute degli alunni e del personale scolastico.


In provincia di Brindisi, intanto, secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, fino al 16 dicembre i residenti o domiciliati vaccinati con la prima dose sono 308.779, di questi 285.757 con la seconda dose e 86.476 con la terza dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente all'89%, all'82,4% e al 24,9%. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 97,2%, al 94,3% per il ciclo completo e al 62,8% per la terza dose.
Sono 94.007 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di cui 31.416 (33,4%) in ambito domiciliare. Il 19,1% (17.994) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,6% (24.974) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 26,2% (24.658) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 39,4% (37.019) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (61.024; 65%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (21.616; 23%), dai caregiver (1.873; 2%) e da altre categorie (9.494; 10%).
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