Il raddoppio dei positivi in poche settimane. Una curva in costante crescita nelle scuole

Il raddoppio dei positivi in poche settimane. Una curva in costante crescita nelle scuole
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Sabato 18 Dicembre 2021, 08:13 - Ultimo aggiornamento: 17:24

Il raddoppio dei positivi in poche settimane. Una curva in costante crescita soprattutto fra gli alunni delle scuole elementari e delle medie inferiori, che hanno avuto accesso alla vaccinazione soltanto a partire da giovedì scorso. «Acclarato che il Covid circola tra i più piccoli e sempre più classi finiscono in quarantena - dice il segretario generale della Uil Scuola Puglia, Gianni Verga - se fosse stata attuata la delibera relativa Piano per la ripartenza della scuola in sicurezza, in vigore dall'1 febbraio scorso, probabilmente non avremmo chiuso intere classi e intere scuole. Siamo nella quarta ondata e di presìdi sanitari, previsti in quella delibera, non si vede neanche l'ombra, senza che per questo la Regione si sia degnata della pur minima spiegazione».

Quel Piano prevedeva, per esempio, che in ciascun istituto scolastico ci fosse un medico. «I vaccini e i tempi per la loro esecuzione - prosegue Verga - non sono sufficienti a mettere in vera sicurezza le scuole pugliesi. E non ci stancheremo di denunciare questa grave inadempienza della Giunta regionale a quasi un anno dalla emanazione della delibera che prevedeva 355 presidi sanitari (cosiddetti Toss), uno ogni 1.500 alunni. Lo avevamo ribadito circa un mese fa, ma purtroppo siamo di nuovo in emergenza senza che siano arrivate risposte concrete». Un problema che va letto anche alla luce del debutto della variante Omicron sulla scena pugliese e degli appelli degli scienziati a non ritenere esaurito al vaccino il proprio impegno contro il Sars-Covi2, mantenendo inalterato il rispetto dei principi di sicurezza, ovvero l'uso della mascherina e il distanziamento.

«Soldi buttati»

Sui presìdi, Verga incalza: «Tanti soldi buttati dalla finestra per milioni di mascherine giacenti presso le scuole e per banchi a rotelle fuori uso, il tutto a spese degli italiani.

Nessuna barriera sanitaria, quale misura di prevenzione, viene posta tra la scuola e il mondo esterno. È penoso - conclude il segretario - vedere tanti bambini in coda davanti alle farmacie, quando invece i tamponi dovrebbero effettuarsi gratuitamente davanti alle scuole, se si vuole tenerle aperte. E fa ancora più pena il silenzio della massima istituzione locale. Purtroppo, come al solito, a farne le spese saranno le nuove generazioni».

Sempre dal mondo della scuola arriva una novità sull'obbligo vaccinale, partito il 15 dicembre scorso per tutti i lavoratori che svolgono servizi pubblici essenziali. Con una circolare ad hoc, infatti, il ministero dell'Istruzione ha chiarito che l'obbligo vaccinale si applica a tutto il personale scolastico, incluso quello assente dal servizio per legittimi motivi. Il dirigente scolastico deve quindi, «senza indugio, procedere pertanto alla verifica della regolarità della posizione vaccinale sia del personale presente in servizio che di quello assente e invita quanti non in regola con l'obbligo vaccinale a produrre, entro cinque giorni, la documentazione comprovante l'effettuazione della vaccinazione; l'attestazione relativa all'omissione o al differimento; la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni; l'insussistenza dei presupposti per l'obbligo vaccinale». La circolare ricorda inoltre che non è previsto l'obbligo, quanto piuttosto la possibilità, per il datore di lavoro, di adibire il personale esente dalla vaccinazione a mansioni diverse da quelle ordinariamente svolte.
 

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