La focaccia fredda e dura, la pastasciutta gommosa, la frutta annerita. È pioggia di polemiche sul servizio di refezione scolastica gestito a Brindisi dalla Serenissima spa nonostante il Comune non abbia rilevato anomalie nella gestione da parte dell’azienda, che dal lunedì al venerdì, sforna, dal centro di cottura di via Basento, dai 2000 ai 2300 pasti per gli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie che frequentano il tempo pieno.
Il punto
I motivi di disappunto sono all’ordine del giorno e non solo da parte delle famiglie. A puntare il dito contro la qualità del cibo servito a mensa ci sono anche diversi insegnanti che ogni giorno, così come i loro alunni, pranzano a scuola. «Purtroppo quest’anno - affermano dalla scuola dell’infanzia San Giovanni Bosco - stiamo registrando numerosi problemi - alla richiesta, ad esempio, del pasto in bianco, arrivano a scuola piatti già conditi con olio e formaggio. Ciò rende il riso o la pastina immangiabile per i bambini. Il risultato è che il cibo viene gettato via». «Sono settimane che denunciamo alla scuola l’inadeguatezza del servizio di refezione - sottolinea Francesca Romano, mamma di un bimbo che frequenta la scuola materna al rione Sant’Elia - invitiamo il sindaco e l’assessore a fare un blitz a sorpresa nelle mense scolastiche cittadine per rendersi conto della realtà».
I genitori lamentano anche i continui cambi di menù, ai quali non viene fornita alcuna spiegazione. «Il formaggio spalmabile - dichiara Antonella Urso, mamma di un bimbo che frequenta la primaria ai Cappuccini - è diventato il secondo più servito a discapito di carne e pesce. Anche la qualità delle mozzarelle lascia molto a desiderare». A seguito delle numerose segnalazioni il consigliere comunale di Forza Italia, Gianluca Quarta ha deciso di vederci chiaro. «Ho chiesto e ottenuto - afferma la convocazione urgente di una commissione consiliare. Nel corso della stessa ha preso parte anche il dirigente Nicola Zizzi, che ci ha informato sul fatto che, sulla scorta delle segnalazioni giunte anche presso il suo Ufficio, sono stati allertati i Nas e l’Asl affinché vengano effettuati controlli sulla bontà del servizio. In particolare, i fruitori hanno lamentato cambiamenti nel menù, quantitativi del cibo e qualità – in particolare della frutta – rivedibili e ritardi nella consegna dei pasti, che sono quindi giunti freddi.