La lettera al preside dei bambini di una scuola elementare in Salento: «Buona Pasqua, per favore dica alle nostre insegnanti di assegnarci pochi compiti»

La lettera al preside dei bambini di una scuola elementare in Salento: «Buona Pasqua, per favore dica alle nostre insegnanti di assegnarci pochi compiti»
di Maurizio TARANTINO
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Venerdì 29 Marzo 2024, 21:12

«Desidereremmo che comunicasse lei alle nostre insegnanti di assegnare pochi compiti per poter partecipare ai riti pasquali e trascorrere una serena vacanza». Con questo post scriptum smaliziato gli alunni delle classi quarte della scuola primaria “Don Quintino Scuro” di Melissano hanno chiuso la loro lettera di auguri pasquali rivolta al dirigente scolastico Giuseppe Reho. 

La storia

E il preside ha deciso di rispondere in maniera arguta e ironica alla richiesta. «A scuola c’è un clima di grande partecipazione - commenta Reho - e con le famiglie e gli alunni la condivisione è massima. Per questo mi sono permesso di giocare un po’ con loro cercando di non far comprendere il valore dell’istruzione e allo stesso tempo, di andare incontro alla volontà degli studenti». Il dirigente quindi ha preso carta e penna e ha compilato una lettera formale in cui ha promosso una deliberazione un po’ particolare. «A volte risulta complicato scrivere un messaggio di auguri - ha premesso Reho - che non abbia il formato ed il rigore istituzionale che il ruolo richiede, così come risulta difficile che giunga a tutti quanti, nel senso più semplice e diretto. Questa volta, inaspettatamente, ho faticato poco, perché questa mattina ho trovato in ufficio il testo di una mail inviatami da alcune classi di Melissano, che credo riassuma semplicemente il senso degli auguri per una buona Pasqua e che con piacere condivido con tutta la comunità scolastica». Una lettera che, in maniera cordiale, ha messo l’accento sul significato profondo delle festività imminenti: «Vorremmo condividere con lei un momento di gioia per la Pasqua che si avvicina. Per noi Pasqua è: felicità, gioia, amore, condivisione, perché è importante stare insieme e condividere. La nostra più grande speranza è che finiscano tutte le guerre e che la pace regni nel mondo». Parole semplici e commoventi che avevano anche un altro tipo di auspicio, quello di non ricevere molti compiti per le vacanze. 
«Beh, ragazzi, qui è tanta “roba” mi chiedete qualcosa di inusuale - ha risposto il dirigente Reho - cioè qualcosa che non mi è mai capitato. E vi confesso che secondo il mio pensiero le vacanze, beh, sono vacanze per tutti. Però questa cosa non la posso dire insomma mettetevi nei miei panni. Le maestre? E ci le sente! Mancu li cani!». E di seguito la “delibera” di invito ai docenti. «Il dirigente scolastico visto il post scriptum degli alunni delle classi 4A e 4B della scuola Primaria di Melissano; considerate “sincere” ed “innocenti” (diciamo così) le richieste da parte di alunni che durante l’anno scolastico e fino a questo momento hanno studiato tanto, ma tanto, considerato che è meglio scongiurare l’ira delle maestre e dei professori nell’ordinare loro di non assegnare compiti per le vacanze (che Dio ci liberi); che le richieste siano condivise da tutti gli alunni dell’istituto e non solo da loro (l’elenco è lungo, lasciamo perdere); che è comunque educativo mantenere allenata la mente nei periodi di vacanza nell’effettuare i compiti assegnati; che è altamente diseducativo non fare nulla, ordina e dispone che in tutte le classi vengano assegnati i “compiti delle vacanze” cum grano salis (con oculatezza senza esagerare)». Un tentativo di smorzare i toni e le insofferenze degli alunni per gli impegni da svolgere a casa: «Va bene così? Ragazzi, più di questo non posso fare. Abbiamo scherzato, ovviamente, e credo che comunque non vi avrebbero assegnato molti compiti». 
 

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