Sviluppo del territorio, per l'Asi necessaria la piastra logistica: «Progetto utile per Brindisi»

Sviluppo del territorio, per l'Asi necessaria la piastra logistica: «Progetto utile per Brindisi»
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Domenica 19 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:00

Ben venga ogni nuovo passo in avanti in termini di infrastrutturazione, sempre utile per il territorio, ma per lo sviluppo e l’attrattività dell’Asi è il completamento della piastra logistica il primo obiettivo da raggiungere in termini di collegamenti e trasporto merci. Ad evidenziarlo, dopo l’avvio nei giorni scorsi della tratta intermodale Brindisi-Forlì, è il presidente del consorzio Asi Vittorio Rina. «Naturalmente - sottolinea - le infrastrutture sono sempre importanti, ovunque esse vengano realizzate. Sono utili per il territorio, per i trasporti e in generale per movimentare e sviluppare la zona. Detto questo, voglio verificare con calma cosa può comportare questa presenza a Brindisi. I numeri dei quali si è parlato sembrano importanti, anche se in tutta onestà non so al territorio cosa possano lasciare. Personalmente, guardo sempre gli investimenti in termini di ricadute occupazionali. E non so quanto possa incidere, in questi termini, la movimentazione di 300 camion alla settimana attraverso quello snodo».

L'obiettivo principale

Ma per il consorzio Asi, il vero obiettivo da raggiungere in termini di intermodalità è la realizzazione della piastra logistica, un progetto del quale si discute da quasi dieci anni ma che fino ad oggi non è riuscito ad intercettare nemmeno un euro di finanziamenti, né per il primo lotto né per quelli successivi. Le cose, tuttavia, potrebbero cambiare, perché c’è chi si sta interessando direttamente della questione. «Come Asi - evidenzia infatti il presidente - abbiamo ancora aperto il discorso sulla piastra logistica, che sicuramente può avere un impatto maggiore sulla zona industriale. Stiamo cercando di portare a compimento questo percorso, visto che l’opera non è ancora stata finanziata». C’è, dunque, qualcuno al lavoro per portare a casa il risultato. «Se ne sta occupando - riferisce infatti Rina - il parlamentare del territorio, l’onorevole D’Attis, che ci sta lavorando su.

Al momento, tuttavia, non ci sono sviluppi ufficiali. Ma, lo ribadisco, parliamo di un progetto che sono convinto possa essere molto utile per il territorio».

Il costo dell'opera

Il tentativo più recente di finanziare almeno la prima parte dell’opera è l’inserimento, proprio su richiesta del consorzio Asi, all’interno degli interventi da realizzare grazie al Contratto istituzionale di sviluppo che, tuttavia, non con tre cambi di governo in pochissimi anni non ha avuto molta fortuna. Il Cis, infatti, nonostante le richieste di incontro col ministro per il Sud Mara Carfagna da parte dell’amministrazione comunale, è fermo al palo. L’intero progetto della piattaforma logistica ha un valore di 80 milioni di euro ma ad essere inserito nel Cis è stato solo il primo lotto, da 39 milioni di euro, che prevede la realizzazione del fascio di binari e la dotazione infrastrutturale e stradale. Il secondo lotto, invece, prevede la realizzazione dei capannoni per la lavorazione e lo stoccaggio dei prodotto. Il progetto del primo lotto, più nel dettaglio, comporterà la creazione di un fascio di tre binari lunghi 650 metri serviti da un piazzale asfaltato per l’intermodalità ferro-gomma. Il fascio è orientato nella direzione delle aree destinate all’insediamento delle attività del settore logistico e intermodale. Inoltre è raccordato in entrambe le direzioni (verso il porto e verso la stazione di Brindisi) al binario Asi. Sul lato sud il fascio si chiude invece su un’asta di manovra della stessa lunghezza di quella dei binari operativi in modo da consentire la movimentazione dei carri. La configurazione adottata consente il futuro ampliamento e potenziamento del fascio fino ad accogliere e servire treni completi attraverso un binario di raccordo dedicato con la stazione Rfi.

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