A2A avanti col percorso green, mentre Marchionna attacca Enel: «Non faremo la fine degli agnelli»

La presentazione del bilancio di sostenibilità di A2A
La presentazione del bilancio di sostenibilità di A2A
di Francesco TRINCHERA
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Mercoledì 15 Novembre 2023, 05:00

Una serata per presentare la strategia “green” di A2A e gli investimenti sul territorio brindisino ma anche un’occasione per il sindaco, Giuseppe Marchionna, di parlare dei timori sulle strategie di Enel.

La preoccupazione del primo cittadino

Ieri sera al Castello svevo, in occasione della presentazione del bilancio di sostenibilità territoriale della Puglia per l’azienda milanese, il primo cittadino ha parlato a lungo della particolare situazione della transizione a Brindisi, visto come un tema caldo, anche per i vari player (come la stessa A2A) presenti. «La vicenda principale è la procedura di decarbonizzazione di Enel, per la quale esiste un comitato interministeriale che coinvolge praticamente tutti e quindi non porta molta definizione. Ma soprattutto c’è un problema di alternative alla ormai avviata procedura di chiusura della centrale a carbone di Cerano».

Il prossimo piano industriale

All’orizzonte, Marchionna ha spiegato di essere in attesa del piano industriale di Enel, per cui è previsto che il nuovo amministratore delegato (Flavio Cattaneo) il 22 di questo mese. «Per la verità, temiamo che il piano industriale possa apparire una specie di uovo di Pasqua nel quale troviamo qualche sorpresa sgradita, perché al momento non abbiamo alcun tipo di indicazione se non iniziative difficili da quantificare in termini di fatturato, occupazione ed altro». Il sindaco ha detto di temere una grave crisi occupazionale per l’area industriale brindisina, invitando a trovare proposte su cui far convergere la comunità locale nella sua totalità. La richiesta è di avere «le idee chiare su quello che Enel intende fare in un sito su cui è insediata da 42 anni ed ha prodotto quantità enormi di energia per buona parte del sud Italia, con molti ricavi con la centrale di Brindisi. Noi non saremo lì ad aspettare indifesi come agnelli, reagiremo ad un tentativo di dismissione generalizzata in un sito che ha tanto dato all’ente energetico nazionale e di conseguenza al paese».

Il messaggio al governo

Marchionna ha parlato di preoccupazioni rilevanti anche da parte di sindacati ed associazioni datoriali. «Prima ancora che Enel – ha aggiunto – è il governo che ci deve dare un’idea chiara di quello che intende fare, perché riguardo alla transizione energetica in questa città che secondo me è simbolo dell’intera Italia bisognerà dimostrare che c’è una volontà vera e reale, visto che il territorio ha mostrato la piena disponibilità a valutare tutte le proposte di produzione di energie da rinnovabili». All’esecutivo, quindi, si chiede «di dire una parola chiara e di dirla anche piuttosto urgentemente».

La ex Brindisi Nord

Quasi in parallelo, ci sono i dati di A2A, che invece ha illustrato la propria strategia, che riguarda anche Brindisi. In questo senso c’è stata la riconversione del sito per svolgere il servizio di regolazione della tensione per la rete di trasmissione nazionale con 1.880 pannelli fotovoltaici, che hanno prodotto 428 megawatt ora di energia rinnovabile. In quest’ambito si sta lavorando sulla realizzazione di un sistema di accumulo tramite batterie al litio, capaci di dare maggiore stabilità, qualità e sicurezza.

Gli impianti per l'economia circolare

«A questo aggiungeremo – ha detto il direttore generazione e trading di A2A, Lorenzo Giussani – delle iniziative che vanno nell’ambito dell’economia circolare. In particolare, vogliamo realizzare un impianto di terre da spazzamento, che vengono trattate e poi recuperate». L’impianto ha ottenuto di recente l’autorizzazione unica da parte della Provincia (autorità competente). Si tratta di un impianto realizzato anche grazie al confronto con Comune ed Ager (l’agenzia regionale per i rifiuti). La capacità annua di trattamento è di 31mila tonnellate: dallo spazzamento delle strade si potrà ottenere nuova sabbia, ghiaino e ghiaietto, mentre da quelli provenienti dalla pulizia degli arenili si otterrà principalmente sabbia pulita, che verrà restituita alla spiaggia di origine, e alghe (poseidonia) lavate da utilizzare come fertilizzante naturale. Complessivamente, nel 2022 A2A ha generato in Puglia 26 milioni di euro di valore economico, a cui si aggiungono circa 6 milioni di euro di investimenti per il potenziamento delle infrastrutture.

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