Prima riunione per i capigruppo: all'orizzonte lo scontro di visioni sul futuro della ex “Edipower”

La ex centrale Edipower
La ex centrale Edipower
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 29 Agosto 2018, 08:00
BRINDISI  - Si riunirà venerdì pomeriggio alle 15, per la prima volta nell’era Rossi, la conferenza dei capigruppo. E, fatte salve le questioni tecniche, il primo punto “politico” all’ordine del giorno riguarderà l’ambiente ed in particolare il progetto di A2A per il sito della ex centrale Edipower.

Sono in tutto dodici, allo stato attuale, i gruppi politici nel consiglio comunale di Brindisi ed ognuno di essi, anche quelli composti da un solo consigliere, sarà rappresentato nella conferenza dei capigruppo. A convocare la riunione è stato il presidente del consiglio comunale Giuseppe Cellie, eletto all’unanimità da tutta la maggioranza durante la prima riunione dell’assise cittadina. A fargli da vice è Massimiliano Oggiano, che è anche unico rappresentante del gruppo consiliare di FdI.

Il primo argomento politico, come detto, sarà proprio quello del futuro del sito della ex centrale Brindisi Nord, ora di proprietà di A2A. In particolare, l’ordine del giorno prevede “comunicazioni del sindaco”. Stretto riserbo, tuttavia, almeno fino al momento della relazione di fronte ai capigruppo di maggioranza ed opposizione, sul contenuto delle comunicazioni. Ma si tratta comunque di una scelta da leggere come un segnale.
Innanzitutto perché Riccardo Rossi e Brindisi Bene Comune hanno una lunga storia di battaglie ambientaliste alle spalle. E poi anche perché la questione A2A è stato un argomento sul quale l’opposizione ha battuto molto. In particolare, il consigliere comunale di Forza Italia Roberto Cavalera, sostenuto dai colleghi di coalizione Gianluca Quarta (Forza Italia), Luciano Loiacono (Idea per Brindisi), Umberto Ribezzi (Brindisi in Alto) e Carmela Lo Martire (Brindisi Popolare).

L’azienda ha presentato ad enti locali ed associazioni di categoria - ormai qualche tempo fa - il suo progetto per la realizzazione, nel sito della ex centrale a carbone, di un polo energetico integrato composto quattro impianti: un impianto di trasformazione della frazione umida dai rifiuti da differenziata in gas naturale e compost da utilizzare in agricoltura; un impianto solare termodinamico per la produzione di energia elettrica; un’area per sperimentazioni con l’università; un mini impianto eolico formato da tre pale da 25 metri.

Proprio su questo progetto, Cavalera e la sua coalizione avevano attaccato Rossi per la sua posizione ritenuta troppo diplomatica. Pur avendo ribadito, anche nelle linee guida dell’amministrazione, la contrarietà al progetto di A2A e la preferenza per l’utilizzo di quell’area per fini legati alla retroportualità (proprio come previsto dal Documento programmatico preliminare al Pug), in un’intervista al Quotidiano il sindaco aveva ricordato che il sito sul quale sorge la centrale è proprietà privata e che, dunque, è necessario innanzitutto capire «che tipo di attività proporranno» i proprietari, ovvero A2A. Dopo di che, si potrà provare ad aprire un tavolo di trattative.
Rossi, infatti, aveva dimostrato interesse nei confronti dell’impianto solare termodinamico e della parte sperimentale, non del compostaggio. Ma Cavalera ed i suoi avevano attaccato: «Il fatto che nel sito l’A2A preveda un impianto solare termodinamico è solo uno specchio per le allodole. Il sindaco non deve illudere la cittadinanza: il vero progetto è di A2A è la realizzazione di un impianto di compostaggio da 70mila a 100mila tonnellate all’anno di rifiuto. In questo caso il porto di Brindisi sarà una immensa discarica con buona pace delle prospettive di rilancio turistico».

Venerdì, dunque, il sindaco chiarirà ulteriormente la propria posizione su A2A, argomento rispetto al quale il centrodestra aveva preannunciato la presentazione di un ordine del giorno in consiglio comunale mentre il Pd aveva annunciato la richiesta di una riunione monotematica della conferenza dei capigruppo. Ma nella riunione di venerdì, in realtà, si affronteranno anche altri due argomenti: la questione delle commissioni consiliari (uno dei primi punti per il prossimo consiglio comunale) e quella dell’avvio dell’iter per la contestazione dell’incompatibilità al consigliere comunale Maurizio Pesari.
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