Traffico internazionale di auto di lusso, arresti in tutta la Puglia

Traffico internazionale di auto di lusso, arresti in tutta la Puglia
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Venerdì 3 Luglio 2020, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 13:28
Nelle prime ore di questa mattina, gli agenti della squadra di Polizia Giudiziaria della sezione Polizia Stradale di Taranto, in collaborazione con gli uomini della squadra di Polizia Giudiziaria del compartimento Polizia Stradale per la Puglia, per la Campania e la sezione Polstrada di Lecce, hanno eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare a carico otto persone residenti nelle provincie di Taranto, Lecce, Bari e Napoli.
I destinatari dell’ordinanza cautelare, tutti agli arresti domiciliari, sono indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e alla ricettazione di numerose autovetture di lusso attraverso il metodo della “falsa nazionalizzazione”, apponendovi dati apparentemente genuini di vetture circolanti in altri paesi comunitari per poi reimmatricolarle in Italia con l’utilizzo di documenti di circolazione estera contraffatti.
Nel dettaglio e misure cautelari disposte dal gip di Taranto su richiesta del pubblico ministero Marzia Castiglia, riguardano Giovanni Deanna 43enne di Martina Franca, Domenico Massaro 48enne di Napoli, Massimo Sedete, 47enne di Taranto, Antonio Maiorino 44enne di Taranto, Fabio Spagnolo, 44enne di Copertino,Antonio Formica, 45enne di Palagiano, Paolo Loconsole 63enne di Bari, e Antonio Ago tarantino di 61 anni. 
I provvedimenti restrittivi rappresentano il punto di arrivo di una complessa attività investigativa che ha permesso di identificare una presunta organizzazione criminale incardinata sul territorio jonico, con ramificazioni in tutta la Puglia, ma anche in Campania e Sicilia.
Le indagini, supportate dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, "hanno inquadrato - hanno spiegato gli investigatori - un gruppo stabilmente dedito all’illecita e redditizia attività di riciclaggio di autovetture di altissimo valore commerciale; l’associazione a delinquere, capeggiata da due tarantini ed un napoletano, poteva contare su un’articolata e strutturata organizzazione criminale, della quale facevano parte persone con conoscenze tecniche e professionalità evolute, capaci di manomettere dati sensibili delle vetture di ultima generazione trafugate su tutto il territorio nazionale".
Un ruolo determinante nel raggiro è attribuito a agenzie di pratiche automobilistiche, situate nel tarantino, ma anche nel napoletano e nel palermitano che avrebbero messo disposizione le proprie competenze tecniche consentendo di nazionalizzare le auto con documenti esteri falsi.
Durante l’attività investigativa sono stati effettuati dalla squadra di Polizia Giudiziaria numerosi servizi di osservazione e di pedinamento, inoltre si è proceduto a sequestri e perquisizioni che hanno determinato all’interno dell’associazione, momenti di tensione e preoccupazione tanto da spingere uno dei presunti promotori dell'organizzazione a pianificare la fuga in Germania.
Nell'inchiesta figurano indagate complessivamente 53 persone alle quali sono contestate, a vario titolo, le accuse di riciclaggio, falsità in atto pubblico, ricettazione e falsa attestazione del privato.
Nel corso delle indagini sono state sequestrate sedici autovetture di gran valore e sono stati eseguiti sequestri di fascicoli di nazionalizzazione di autovetture di alta gamma commerciale presso le Motorizzazioni Civili di Napoli, Palermo e Lecce.

 
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