Azienda cerca invano gli operai: sfogo social, poi arrivano le candidature

Azienda cerca invano gli operai: sfogo social, poi arrivano le candidature
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Giovedì 28 Settembre 2023, 07:52


È un autentico ciclone mediatico quello abbattutosi sulla Itest, azienda di Corato (Bari) attiva da quasi quattro decenni nel comparto degli impianti idraulici industriali. Giuseppe Cicco, titolare dell'impresa che dà lavoro già a 22 dipendenti, è finito nel tritacarne dei commenti negativi, soprattutto su Facebook, dopo aver esternato le enormi difficoltà incontrate nell'individuare personale da assumere dopo la pubblicazione di diversi annunci.

I termini per l'invio delle candidature sono scaduti ieri sera e all'indirizzo di posta elettronica di Itest è stato subissato di candidature (in alcuni casi ritenute interessanti perché corrispondenti ai profili ricercati) e al recapito telefonico sono giunte decine di chiamate, anche per conto terzi.

Fra gli aspetti più curiosi, le richieste di informazioni inoltrate da una suocera per il genero.

Lo sfogo dell'imprenditore


Nei giorni precedenti invece c'era stato il nulla di fatto, tanto che Cicco avrebbe deciso di attirare l'attenzione affiggendo un cartellone di considerevoli dimensioni all'esterno della sede sulla strada provinciale 238, rimosso in seguito a quanto accaduto nelle ore successive allo "sfogo" dell'imprenditore. La sostanza è che, al contrario di quanto immaginato sia dal titolare che dai dipendenti dell'amministrazione, la mail aziendale riservata all'invio dei curricula dei candidati ad un posto nei ranghi di Itest è rimasta praticamente vuota. Nell'arco di dieci giorni, secondo quanto ricostruito, non sarebbe giunta nemmeno una domanda e alle porte dell'impresa pare che si sia presentato soltanto un uomo ma solo per chiedere delle informazioni: neppure quell'unica persona potenzialmente interessata avrebbe fornito la disponibilità all'assunzione.

I profili ricercati

La ricerca di un responsabile di cantiere, di un apprendista montatore, di un apprendista saldatore e di un magazziniere si è rivelata ancora più complicata del previsto per Cicco, che peraltro ha evidenziato a più riprese come la retribuzione proposta sia quella prevista dal contratto collettivo nazionale. L'eventualità di brevi trasferte, benché disciplinate secondo le normative vigenti in termini di salario addizionale e alloggio garantito a spese dell'azienda, potrebbe aver giocato inizialmente un ruolo di "deterrenza" ma l'appello dell'imprenditore coratino ha suscitato l'effetto sperato. 


Il complicato meccanismo dell'incontro fra domanda e offerta di lavoro nel settore produttivo è un tema da sempre molto dibattuto. Claudio Amorese, presidente dell'associazione imprenditori coratini, ha sottolineato la necessità di elettricisti, metalmeccanici, saldatori, operai generici e tecnici del comparto agroalimentare. La questione dei salari, ritenuti talvolta troppo bassi, tiene banco così come la scarsa propensione delle aziende all'inserimento negli organici di dipendenti over 40 e over 50 e la preferenza per l'assunzione di under 30. La produzione, intanto, fatica a tenere il passo e il sottodimensionamento degli organici rende le imprese del territorio meno competitive ed efficienti.

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