Spazio, tre italiani in volo con Virgin Galactic il 27 giugno: per Aeronautica militare e Cnr missione Virtute dal New Mexico. Lo spazioporto a Grottaglie Video

Annunciato il decollo della missione prevista inizialmente per il 2021, in agosto nuovo volo con i turisti

Spazio, tre italiani in volo con Virgin Galactic il 27 giugno: per Aeronautica militare e Cnr missione Virtute dal New Mexico. Lo spazioporto a Grottaglie
Spazio, tre italiani in volo con Virgin Galactic il 27 giugno: per Aeronautica militare e Cnr missione Virtute dal New Mexico. Lo spazioporto a Grottaglie
di Paolo Ricci Bitti
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Venerdì 16 Giugno 2023, 12:56

Virgin Galactic porterà tre italiani nello spazio per la missione Virtute: appuntamento tra il 27 e il 30 giugno allo Spaceport America in New Mexico. Con quasi due anni di ritardo, fra problemi tecnici e pandemia, si avvicina al decollo la missione dell'Aeronautica militare italiana (che celebra quest'anno il centenario della fondazione) e del Cnr, definita il primo volo commerciale (ovvero di qualcuno che paga il biglietto ora venduto a 450mila dollari a testa) della compagnia di turismo spaziale fondata da sir Richard Branson.

L'annuncio nella tarda serata (in Italia) del 15 giugno. Dopo questo volo Galactic 01 (Unity 26) inizierà lo "smaltimento" dei 700 turisti (private astronauts) in lista d'attesa dopo aver sborsato appunto da 200mila a 450mila dollari. Il volo Galactic 02 è fissato per agosto, informa la compagnia attraverso il suo sito web, che poi punta a tenere una cadenza mensile: per ora i posti passeggeri sono 4 per volo, ma potrebbero salire a 6. Insomma, servirà ancora molta pazienza in attesa di nuovi aerei-madre e di nuovi spazioplani che fra l'altro saranno pilotati anche dall'italiano Nicola Pecile, ex Am, già ai comandi di uno spazioplano della Vg due mesi fa in un test che ha riguardato solo la discesa da 15mila metri: nessun italiano, a ogni modo, aveva mai pilotato uno spazioplano prima di lui.

La missione con a bordo i tre italiani (due dell'Am e uno del Cnr) che diventeranno,  ma solo per gli Stati Uniti, nuovi astronauti, avrebbe dovuto essere effettuata nell'autunno del 2021: i passeggeri saranno portati a una quota fra gli 80 e i 90 chilometri, sufficienti per gli Usa per superare il confine dello spazio che per il resto del mondo inizia invece a 100 chilometri di altezza (linea di Karman).

E' solo una convenzione, ma la concorrenza tipo quella di  Blue Origin di Jeff Bezos (Amazon) non manca di sottolinearlo. SpaceX di Elon Musk, poi, mangia in testa a tutti: il patron anche di Tesla, ieri ricevuto a Palazzo Chigi, i turisti li porta in orbita attorno alla Terra, tutt'altra storia rispetto ai voli suborbitali. 

Virgin Galactic aveva ottenuto luce verde nell'autunno del 2021 dopo la conclusione di un'indagine su una deviazione di rotta l'11 luglio, durante lo storico volo che ha riaperto l'epopea del turismo nello spazio con una missione a cui ha partecipato anche il fondatore compagnia, il miliardario inglese sir Richard Branson.

Virgin Galactic torna a volare

Saranno tre gli italiani a volare, i primi ad andare nello spazio con una compagnia privata dopo Samantha Cristoforetti che ha volato con SpaceX fino alla Stazione spaziale internazionale: effettueranno 12 esperimenti scientifici anche sull'effetto sull'uomo di questi voli che in futuro permetteranno, si ipotizza,  di collegare i continenti in tempi rapidissimi le città sulla Terra.  Un programma tecnico a dir poco ambizioso perché i minuti in situazione di microgravità saranno una manciata (poco più di sei) rispetto all'ora e trequarti di durata del volo dal decollo dell'aereo madre alla maestosa planata finale dello spazioplano che in questa fase cambia l'assetto delle ali rispetto a quello usato nella cabrata verso lo spazio a quasi quattro volte la velocità del suono con i passeggeri e i piloti chiamati ad assorbire fino a 5 G (fa effetto, ma si può fare anche se non si è top gun).

L'accordo con il sito di Grottaglie

C'è inoltre un accordo fra Agenzia spaziale italiana, la torinese Altec e altre aziende italiane per allestire a Grottaglie (Taranto) il secondo spazioporto della VG. Un programma che prosegue anche dopo il fallimento della Virgin Orbit, sempre di Branson, che si occupava di portare in orbita piccoli satelliti.

Per la missione del 2021 (chiamata Virtute anche per ricordare i 700 anni della morte di Dante) erano stati scelti il colonnello e ingegnere Walter Villadei (che si sta addestrando anche con Axiom), il tenente colonnello medico Angelo Landolfi, entrambi dell'Aeronautica Militare, e l'ingegner Pantaleone Carlucci, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr): primi europei pronti ad affrontare un volo suborbitale a bordo dello spazioplano Spaceshiptwo.  Nel nuovo video di Vg si nota anche Lucia Paciucci, ingegnere per l’Ambiente e il Territorio, del Cnr: è originaria di Prato come Carlucci. Di solito ogni equipaggio di una missione spaziale ne ha uno di riserva. 

I loro nomi si aggiungeranno, se come sembra verranno ora confermati e con tutti i distinguo del caso, a quelli di Franco Malerba, Maurizio Cheli, Umberto Guidoni, Roberto Vittori, Paolo Nespoli, Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti.

Il programma aerospaziale dell'AM prevede anche un accordo con l'italiana Thales Alenia Space (Thales e Leonardo) e con l'americana Axiom per i nuovi moduli della stazione spaziale internazionale.

La missione

Il volo dello Spaceship-2 decollerà  da Spaceport America, il primo spazioporto operativo per finalità commerciali del mondo, nel New Mexico. L'iniziativa dell'Aeronautica militare e del Cnr rappresenta la prima missione di questo tipo in ambito europeo, oltre che la prima volta che la Virgin Galactic fa volare esperimenti accompagnati da un equipaggio ad essi dedicato. La missione 'Virtute 1' consentirà, nelle intenzione degli ideatori, di condurre esperimenti in volo per garantire la sicurezza dei passeggeri/turisti suborbitali e per la ricerca in campo biomedico, della termo-fluidodinamica e per lo sviluppo di materiali innovativi e sostenibili in condizioni di microgravità.

Astronauti o non astronauti

E' importante ricordare che i tre italiani in missione a settembre diventeranno ufficialmente astronauti per gli Stati Uniti, ma non per la Nasa e per tutto il resto del mondo, Italia compresa, perché compiranno esperimenti scientifici  durante il volo a circa 90 chilometri di quota: proprio il 20 luglio 2021, giorno della missione della Blue Origin che ha portato nello spazio lo stesso fondatore Jeff  Bezos, la Faa (Federal Aviation Administration) è corsa ai ripari per impedire la svalutazione della definizione di "astronauta" che viene evidenziata con la consegna delle ali (una spilla, per capirsi) così come avviene per i piloti di "normali" velivoli (ora anche di droni) civili e militari. Una cerimonia-tradizione (che la Nasa ad esempio non segue) che non comporta riscontri legali ma che certo aiuta a richiamare i futuri turisti spaziali che faranno un figurone sfoggiando quella spilla dorata. Un premio che tuttavia ora non è più così certo nonostante il prezzo del biglietto che intanto alla Virgin Galactic è salito a 450mila dollari .

Per la Faa dal 20 luglio 2021 si diventa astronauti se durante la missione "ad almeno 80 chilometri di quota si effettuano dimostrabili attività che risultino essenziali per la sicurezza o che contribuiscano a migliorare la sicurezza dei voli spaziali umani". Una definizione che taglia fuori per ora Bezos e suoi ospiti ma non proprio incisa sul marmo anche perché poi la Faa apre alla possibilità di conferire lo status di astronauta in maniera onoraria (per ora non si sa con quali criteri). Ma, a ogni modo, un notevole paletto in attesa che i presunti e possibili astronauti - turisti spaziali si possano contare a migliaia ogni anno.   

Fuori dagli Stati Uniti e anche per la Nasa la questione cambia perché il confine dello spazio sale a 100 chilometri in base alla convenzione adottata dalla Fédération Aéronautique Internationale per la quale è appunto la linea di Karman  a dividere le attività aeronautiche da quelle astronautiche.

A ogni modo si tratta, come si vede, di una questione di definizioni più che di sostanza: in alcune statistiche sugli astronauti accanto ai nomi di chi non ha superato la linea di Karman viene messo un asterisco. E certo non vanno confusi i voli suborbitali con le missioni degli astronauti che raggiungono la Stazione spaziale come hanno fatto i sette italiani da Malerba a Cristoforetti. Vero anche che l'ingresso nell'arena delle compagnie spaziali private vedrà d'ora in poi esplorata una porzione del cielo finora poco studiata, ma considerata molto redditizia dal punto vista scientifico e commerciale.

Gli esperimenti

Una tuta intelligente costellata di sensori, leggera e robustissima, cellule nervose che diventano specialissime cavie e schiume a memoria di forma: è solo un assaggio dei 12 esperimenti che tre italiani si preparano ad affrontare in volo suborbitale.  La missione italiana è quindi la prima con esperimenti ospitata a bordo di uno spazioplano della Virgin e anche la prima di un equipaggio europeo. 

Paolo Ricci Bitti

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