Trasportare le persone e le merci in modo sostenibile alla velocità del suono. È questo il progetto visionario di Hyperloop, il treno supersonico che cambierebbe il concetto stesso di trasporto, come ha spiegato il cofondatore Bibop Gresta nel primo appuntamento con il “Taranto Innovation Summit”, l’evento che fino al 10 giugno approfondirà i temi dell’innovazione e della sostenibilità.
Il Taranto Innovation Summit è organizzato da Programma Sviluppo: partner istituzionali sono il Comune di Taranto e il Dipartimento Jonico dell’Università di Bari.
Il coinvolgimento di Grottaglie
Il team di Hyperloop, secondo quanto anticipato da Gresta, guarda alla Puglia: il tubo dentro cui correrebbe la capsula (che potrebbe essere realizzata dalla Leonardo di Grottaglie, interessata a sviluppare il progetto) rappresenta il 60% del budget di Hyperloop, e sono diverse le aziende pugliesi che riuscirebbero a sostituire l’acciaio che verrebbe utilizzato con un altro materiale a bassissimo impatto ambientale.
Lo scouting è già partito e sarebbero già disponibili fondi pari a 800 milioni di euro: qualcosa potrebbe essere visibile addirittura nel 2026. Il porto di Taranto, ed è l’altra novità emersa, sarebbe in grado di beneficiare di questa tecnologia che arriva dal futuro. Il futuro coniugato al presente. «Siamo qui a Taranto per un motivo specifico: il team di Hyperloop guarda con serietà alla Puglia per iniziare a lavorare a un ecosistema di imprese che potrebbero contribuire alla realizzazione di questo progetto. Abbiamo avuto dei risultati veramente straordinari: abbiamo visto una tecnologia alla Leonardo di Grottaglie che può realizzare una capsula che sfrutta l’automazione e non i classici rivetti.
I vantaggi per il porto
Lo scalo ionico potrebbe raccogliere i benefici dello sviluppo di questo progetto: «C’è un’occasione incredibile: possiamo riportarlo al centro delle rotte. Collegandolo a Bari, e poi collegando Bari al corridoio Ten-T, si potrebbe realizzare un’infrastruttura nuova che in paio d’ore raggiungerebbe l’Europa. Taranto diventerebbe un centro di smistamento: le merci andrebbero “just in time” in tutta Italia e in Europa non appena scaricate dalle navi. Abbiamo lavorato con Amburgo per realizzare Hyperport. Abbiamo partecipato a un bando in Veneto per la realizzazione di un Hyperloop e lo abbiamo vinto con un consorzio, in cui c’è anche Leonardo: ci sono 800 milioni, e contiamo di avere qualcosa di visibile già nel 2026. Ipotizziamo di avere i primi passeggeri nel 2029».
La giornata di oggi
La seconda giornata del Taranto Innovation Summit sarà incentrata su metaverso, bitcoin, NFT. «Vogliamo accompagnare la diversificazione economica del territorio puntando sull’innovazione non solo tecnologica, ma anche di metodo. I workshop che terremo in questi giorni sono tra i più importanti a livello europeo», ha detto l’assessore Fabrizio Manzulli. Il direttore generale di Programma Sviluppo, Silvio Busico, ha evidenziato che «stiamo lanciando lo sguardo oltre la siepe del presente per scorgere le tendenze, i cambiamenti già in atto che influenzeranno e cambieranno il nostro modo di vivere».
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