Cnh Industrial alla svolta: dall'America il ceo Wine per il futuro della fabbrica

Cnh Industrial alla svolta: dall'America il ceo Wine per il futuro della fabbrica
di Pierpaolo SPADA
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Mercoledì 29 Novembre 2023, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 13:30


Qualcosa di grosso evolve nei piani di Cnh Industrial, e potrebbe riguardare molto da vicino il Salento, perché il 4 e 5 dicembre il ceo del colosso italo-americano, Scott Wine, atterrerà per la prima volta in Puglia con i massimi vertici aziendali per visitare lo storico stabilimento di Lecce.

Un evento epocale


Espansione o ridimensionamento? A fronte di un evento che qualcuno già definisce epocale - per certi versi paragonabile al "blitz" di Bernard Arnault (Lvmh) lo scorso settembre a Casarano - e di un contesto internazionale particolarmente insidioso, i timori non mancano.

Ma, stando all'andamento del sito produttivo, ai costi sostenuti nell'ultimo periodo per l'adeguamento tecnologico e strutturale (anche in chiave di sostenibilità) e agli obiettivi programmati per il 2024, tra gli addetti ai lavori assume maggiore attendibilità il primo scenario.


Qualche indizio sulla nuova strategia globale l'ha offerto proprio Wine appena tre settimana fa: «Aumenteremo i nostri sforzi sul fronte dei costi e dell'ottimizzazione, per gestire in modo proattivo il rallentamento dei mercati. Dopo due anni da pure play sappiamo come supportare i nostri clienti e stiamo iniziando ora un piano di ristrutturazione immediato con l'obiettivo di ridurre del 5% il costo del lavoro», attraverso l'apertura di percorsi di uscita volontaria di impiegati, quadri e dirigenti (operai esclusi) entro la fine dell'anno. Tale piano «sarà affiancato da una razionalizzazione omnicomprensiva della struttura dei costi societaria da implementare all'inizio del 2024», ha detto il ceo definendo i risultati del 3° trimestre «deludenti» ma in grado di «dimostrare anche la capacità della società di generare utili in un contesto di mercato sfidante, soprattutto in Sud America».

Il top manager a Lecce


Stiamo parlando di uno dei più performanti brand nel mondo delle macchine agricole e movimento terra, di uno dei top manager più in voga e di un plant che dal 2011 a oggi la multinazionale del gruppo Exor ha rafforzato tanto da renderlo strategico nell'assetto generale, punto di riferimento per il segmento "construction" nell'area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), con 7 fasce di prodotto (terne, pale gommate, elevatori telescopici, motolivellatrici, grandi caricatori gommati, medi caricatori gommati e cabine) e il pronto avvio in produzione della prima pala gommata elettrica sulla linea Epico. Concetti e numeri già abilmente espressi un anno fa - in occasione del 50esimo anniversario della fabbrica leccese - dal direttore dello stabilimento Massimiliano Casaburi, accanto al presidente e al responsabile europeo della divisione "construction", rispettivamente, Stefano Pampalone e Federico Bullo. Insieme, premettevano l'intenzione di rendere il 2023 l'anno migliore di sempre, quale poi è stato con 6.800 macchine prodotte: 700 in più del primato del 74 e 100 in meno rispetto all'obiettivo 2024. Quasi un raddoppio se si considera che prima del Covid, il plant produceva in media 3.800 macchine all'anno, divenute 4.500 nel 2021 e 5.800 nel 2022. Al conseguimento di tali risultati concorre oggi un organico di 1.033 persone (870 addetti diretti, 48 cosiddetti "staff leasing" e 113 interinali), capaci di prestazioni letteralmente straordinarie, come quelle che un folto gruppo di operai sta garantendo ormai da qualche settimana lavorando su 3 turni per eseguire una commessa proveniente proprio dagli States. La sensazione è che Wine voglia misurare l'effettiva potenzialità di sviluppo ulteriore del sito di Lecce.


Qualcosa di simile accadde 8 anni fa e fu un successo. Sergio Marchionne si presentò nel capoluogo salentino e pose le basi per l'incremento dei dipendenti (da 600 a 1000) e delle linee di prodotto (da 4 a 7). Oggi la governance non è più a trazione italiana, sebbene Exor (che controlla Cnh) sia ancora in mano alla famiglia Agnelli. E, già numero uno di Polaris Inc, a capo di Cnh dal 2021, Wine è chiamato a misurarsi con un contesto macroeconomico minato da fattori a doppio taglio che hanno già ostruito la crescita nel 2023. Puglia e Salento lo aspettano. Con lo "stato maggiore" della multinazionale, il ceo sarà accolto nella luminosa dojo-room di 180 metri quadri appositamente allestita in stile avveniristico al centro della grande fabbrica.
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