Molestie alla nipote di nove anni, scatta la condanna

Molestie alla nipote di nove anni, scatta la condanna
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Venerdì 12 Aprile 2024, 21:51 - Ultimo aggiornamento: 21:52

All’ultima udienza ha affidato ad una lettera le scuse alle donne della famiglia che lo hanno accusato di molestie e violenza sessuale.  Un passato torbido per il quale dovrà scontare otto anni di reclusione. Anche se la condanna è riferita solo alle sconcertanti attenzioni che avrebbe riservato alla nipote quando aveva meno di dieci anni. L’ultima avances sessuale che gli è stata fatale. E per la quale ieri mattina il giudice Benedetto Ruberto ha inflitto otto anni di carcere allo zio, oltre all’obbligo di risarcire la vittima, che si è costituita parte civile in giudizio mediante l’avvocato Davide De Santis. 
L’imputato, si tratta di un settantunenne residente in un comune del versante orientale della provincia di Taranto, a dicembre scorso venne anche arrestato e collocato ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale. 

Il caso

Il procedimento, come accennato, ha preso il via dopo che l’uomo avrebbe cercato l’ennesimo approccio a sfondo sessuale ai danni di una delle giovani nipoti che vivono nel suo stesso palazzo. A quell’avances, a dir poco sgradita, la ragazza aveva reagito, spalleggiata dalla sorella. A quel punto l’anziano sarebbe fuggito, mentre in casa arrivavano i carabinieri.

Ai militari le giovani hanno raccontato l’episodio ma anche quanto sarebbero state costrette a subire in passato. Vicende turpi oramai non più perseguibili. Poco dopo, però, le due donne raccolsero lo sconvolgente racconto della sorella più piccola.

Il racconto

La ragazza, da poco maggiorenne, spiegò in lacrime di aver subito anche lei le violenze di quello zio orco. Spiegò di essere stata molestata quando aveva meno di nove anni. La prima volta sarebbe stata molestata mentre erano al mare. Lo zio l’avrebbe palpeggiata pesantemente in acqua, mentre gli altri erano lontani. Poi l’avrebbe costretta a subire atti sessuali in strada, dove l’avrebbe attirata con la scusa di portare a passeggio il suo cagnolino. E in altre occasioni avrebbe subito violenze a casa dello zio, dove si era recata a vedere i cartoni animati trasmessi da un canale che la tv della sua abitazione non riceveva. In quel caso l’anziano l’avrebbe attirata in bagno e l’avrebbe costretta a subire le sue attenzioni. Una sequenza di abusi che si sommano a quelle che nella sua vita l’uomo avrebbe riservato ad altre familiari. Ieri mattina le scuse dell’uomo, ma anche la condanna a otto anni e a risarcire la vittima, con il pagamento di una provvisionale di diecimila euro.  

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