Sciopero ArcelorMittal: tensioni al presidio. Il ministro: piano inaccettabile

Lo sciopero di oggi
Lo sciopero di oggi
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Martedì 9 Giugno 2020, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 19:44
Ci sono stati anche momenti di tensione, con vivaci scambi di opinioni, tra i lavoratori di ArcelorMittal in presidio davanti allo stabilimento siderurgico di Taranto per lo sciopero contro il nuovo piano industriale
della multinazionale. Discussioni sulle iniziative da prendere, sul ruolo del sindacato e della politica.
Alcuni lavoratori hanno strappato bandiere dei sindacati accusando le sigle metalmeccaniche di aver «dimenticato» gli operai in cassa integrazione da mesi e quelli rimasti in capo all'Ilva in Amministrazione straordinaria che, in base al nuovo piano industriale presentato dalla multinazionale, non rientreranno
più in servizio. L'episodio è stato stigmatizzato da Fim, Fiom e Uilm. Dal ponte-cavalcavia nei pressi degli
uffici della direzione, alcuni operai hanno gridato «Tutti a casa, tutti a casa a 800 euro al mese». 

Si chiedono garanzie sul piano occupazionale, ma c'è chi - come i sindacati di base - sollecitano la chiusura delle fonti inquinanti e un accordo di programma con il reimpiego degli operai in un progetto di
riconversione. 

E intanto sulla proposta di piano industriale presentata da ArcelorMittal si è espresso il Governo.   E' «inaccettabile», ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a quanto  si apprende da fonti presenti all'incontro in videoconferenza in corso con i sindacati, perché  mette in dicussione i livelli occupazionali e il piano di investimenti allungando «a dismisura» i tempi. La necessità è «di tutelare l'occupazione», ha sottolineato Patuanelli. 
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