Giochi del Mediterraneo, emendamento dei senatori di Fratelli d'Italia «Nominare un commissario straordinario»

L'assemblea generale straordinaria del Comitato internazionale che si tenne a Taranto a dicembre scorso
L'assemblea generale straordinaria del Comitato internazionale che si tenne a Taranto a dicembre scorso
di Domenico PALMIOTTI
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Venerdì 24 Marzo 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:05

Un commissario per i Giochi del Mediterraneo la cui ventesima edizione è programmata a Taranto a giugno 2026. È la richiesta che fanno quattro senatori di Fratelli d’Italia con un emendamento al decreto legge Pnrr (n. 13/2023) attualmente al vaglio della commissione Bilancio del Senato per poi andare in Aula nella settimana dal 4 al 7 aprile. Relatori Matteo Gelmetti di FdI ed Elena Testor di Lega-Partito sardo d’azione. 

La richiesta


La richiesta del commissariamento è nell’emendamento 33.6 all’articolo 32 bis del dl che disciplina la semplificazione delle procedure per interventi infrastrutturali di competenza della Marina Militare. L’emendamento di FdI utilizza il dl sul Pnrr come veicolo perché l’obiettivo è modificare la legge n. 25 del 28 marzo 2022, “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid 19”, che è poi quella che ha attribuito 150 milioni per costruire e ristrutturare gli impianti individuati per i Giochi.

Il testo

L’incipit dell’emendamento è chiaro: “Al fine di assicurare la tempestiva realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri adottato, su proposta del ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e Pnrr, di concerto con il ministro per lo Sport e i giovani, sentito il ministro dell’Economia e delle finanze, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, è nominato un commissario straordinario”. 
È questa la sostanza della richiesta formulata dai senatori di FdI Guido Quintino Liris de L’Aquila, Paola Ambrogio di Torino, Lavinia Menunni di Roma e Vita Maria Nocco di Santeramo in Colle, eletta alle ultime politiche nel collegio che ingloba anche Taranto. Col decreto di nomina, recita la proposta, “è stabilito l’eventuale compenso del commissario straordinario” e questi “per la realizzazione dei progetti e degli interventi può avvalersi, sulla base di apposite convenzioni, delle società, delle pubbliche amministrazioni centrali e periferiche e degli enti pubblici dotati di specifica competenza tecnica nell’ambito delle aree di intervento, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Gli oneri relativi alle convenzioni “sono posti a carico dei quadri economici degli interventi da realizzare”. 

Gli obiettivi 


Mission del commissario: “entro sessanta giorni dall’atto di nomina, provvede alla predisposizione dell’elenco delle opere infrastrutturali occorrenti, comprese quelle per l’accessibilità, distinte in opere essenziali, connesse e di contesto, con l’indicazione, per ciascuna opera, del codice unico di progetto, del soggetto attuatore e dell’entità del finanziamento concesso, delle altre fonti di finanziamento disponibili e del cronoprogramma di realizzazione degli interventi”. “L’elenco delle opere - si afferma - è approvato con uno o più decreti del ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr”.
Viene inoltre chiesta “l’apertura di apposita contabilità speciale intestata al commissario straordinario per le spese di funzionamento e di realizzazione dei progetti e degli interventi.

Il commissario predispone e aggiorna, mediante apposito sistema reso disponibile dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, il cronoprogramma dei pagamenti degli interventi in base al quale le amministrazioni competenti, ciascuna per la parte di propria competenza, assumono gli impegni pluriennali di spesa a valere sugli stanziamenti iscritti in bilancio riguardanti il trasferimento di risorse alle contabilità speciali”. Nell’emendamento si afferma inoltre che il commissario, “nei limiti delle risorse impegnate in bilancio, può avviare le procedure di affidamento dei contratti anche nelle more del trasferimento delle risorse sulla contabilità speciale. Gli impegni pluriennali possono essere annualmente rimodulati con la legge di bilancio in relazione agli aggiornamenti del cronoprogramma dei pagamenti nel rispetto dei saldi di finanza pubblica”. Infine, “le risorse destinate alla realizzazione degli interventi sono trasferite, previa tempestiva richiesta del commissario alle amministrazioni competenti, sulla contabilità speciale sulla base degli stati di avanzamento dell’intervento comunicati al commissario”. 

Cosa succederà 


Si capirà nei prossimi giorni se l’emendamento verrà approvato, modificato oppure respinto. Non c’è automatismo tra il fatto che la proposta sia in capo a parlamentari di FdI e sua approvazione perché anche per il recente dl su Acciaierie d’Italia, divenuto legge, gli emendamenti presentati dalla stessa maggioranza sono stati rigettati. 

La lettera dei ministri


Qui però la partita è molto diversa, non foss’altro che nei giorni scorsi i ministri per gli Affari europei, Raffaele Fitto, e per lo Sport, Andrea Abodi, in una lettera al comitato organizzatore hanno scritto che “il ritardo accumulato nell’attività di programmazione dei Giochi del Mediterraneo del 2026 a Taranto desta preoccupazione”. Per i ministri, “allo stato attuale” e “sulla base delle criticità rilevate”, non vi sono “elementi sufficienti per l’aggiornamento dello schema di Dpcm recante l’identificazione delle opere da realizzare, la cui mancanza rischia di compromettere il tempestivo avvio degli interventi in tempi utili per lo svolgimento dei Giochi”. Dovrà infatti essere un Dpcm ad assegnare le risorse deliberate un anno fa dallo Stato, i 150 milioni. Decreto che ancora non c’è. 

Lega  in consiglio comunale e M5S


Il commissariamento era stato chiesto in Consiglio comunale anche dall’esponente della Lega, Francesco Battista, ma è evidente che con l’emendamento, essendo il dossier Giochi di competenza del Governo, la vicenda assume tutt’altro rilievo. A metà mese anche il vice presidente M5S, Mario Turco, si era rivolto a Fitto e Abodi chiedendo “se intendano adottare ogni opportuna iniziativa al fine di scongiurare, anche alla luce delle risorse pubbliche già stanziate, rischi di ogni sorta in ordine alla buona riuscita dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, anche con riferimento ad un possibile commissariamento del comitato organizzatore”. 

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