Giochi del Mediterraneo Taranto: Ferrarese incontra i sindaci dei capoluoghi

Giochi del Mediterraneo
Giochi del Mediterraneo
di Domenico PALMIOTTI
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Lunedì 14 Agosto 2023, 06:00

 Dopo la pausa di Ferragosto, il commissario dei Giochi del Mediterraneo 2026, Massimo Ferrarese, metterà in agenda gli incontri con i sindaci di Taranto, Rinaldo Melucci, di Brindisi, Giuseppe Marchionna, di Lecce, Carlo Salvemini, e col presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, Sergio Prete. E intanto venerdì sera è partita dal commissario per il Comune di Taranto la richiesta di chiarimenti sullo stato di Dip (Documento di indirizzo alla progettazione) e Pfte (Piano di fattibilità tecnico-economica) per riformulare il master plan delle opere. 

Le opere


I Pfte riguardano le palestre Paolo VI e Ricciardi, il centro nautico torpediniere (stato delle autorizzazioni e conferenza dei servizi) e la piscina di Torre D’Ayala (integrazione di documenti e conferenza dei servizi). I Dip, invece, con riferimento all’assegnazione della progettazione, sono relativi a giardini Peripato, PalaMazzola, campo comunale Talsano e campo scuola Salinella. Si chiedono poi i Dip del centro sportivo Magna Grecia e dello stadio Iacovone. 
Obiettivo degli incontri con i sindaci, invece, è cominciare a stringere sugli interventi nei capoluoghi, a partire da quelli di Taranto, sede centrale dell’evento di giugno 2026, e inquadrare di nuovo la questione del centro per gli sport nautici, vela, canoa e canottaggio, visto che, dopo il sopralluogo dei giorni scorsi, si è reso necessario abbandonare cala dei nocchieri, scelta inizialmente come location alternativa, e ritornare sul sito iniziale dell’ex stazione torpediniere, entrambi sul Mar Piccolo e della Marina Militare. 

Le dichiarazioni del commissario


«Io sto convocando tutti i sindaci, ne ho già incontrati diversi» - spiega Ferrarese a Quotidiano. «Non sono andato a trovare nessuno, nè tantomeno il sindaco di Lecce, come pure è stato detto in questi giorni - aggiunge - perché mi sto attenendo ad una linea di correttezza istituzionale». 
Col sindaco Melucci, il commissario ha avuto tre incontri sinora, tra cui una volta in Provincia e un’altra volta allo stadio. «Col sindaco di Taranto il nuovo incontro sarà a breve e i primi cittadini dei tre capoluoghi li vedrò senz’altro» - continua il commissario. 
Stadio, piscina e centro per gli sport nautici sono le urgenze su Taranto.

Brindisi e Lecce

A Brindisi, invece, c’era il progetto del palazzetto, ma poiché è un project financing, probabilmente i fondi della città adriatica saranno destinati ad altre discipline sportive sulla base della proposta che il sindaco Marchionna avanzerà al commissario. I fondi per Brindisi erano circa 10 milioni. 
«A Lecce per i Giochi c’era la ristrutturazione dello stadio per 13 milioni - afferma Ferrarese - più la ristrutturazione di un palazzetto. Mi sono intanto venuti a trovare il sindaco di San Vito dei Normanni, Silvana Errico, e alcuni assessori, dicendomi che se può interessare per gli allenamenti, loro mettono a disposizione il palazzetto dello sport, che il Comune sta già realizzando con risorse proprie, e il campo sportivo. San Vito dei Normanni non è nel masterplan dei Giochi del Mediterraneo. Gli amministratori mi hanno chiesto l’inserimento del loro Comune che comunque avverrebbe senza spesa da parte nostra». 

L'avanzamento dei progetti


Non accumulare altri ritardi e sollecitare l’avanzamento dei progetti cercando di mandare in gara d’appalto a settembre quelli già pronti, anche se, va detto, per ora riguardano interventi minori: ecco il compito che si è dato per queste settimane Ferrarese, a poco più di due mesi dalla nomina a commissario da parte del Governo. Fonti a lui vicine osservano che, malgrado gli inviti alla distensione e al gioco di squadra (il pit stop evocato dal commissario per fermarsi un attimo e poi ripartire con slancio), se si volesse, spunti e pretesti per continuare ad alimentare le polemiche ce ne sarebbero, ed il riferimento va alla recente conferenza stampa a Taranto del centrosinistra, ma in ogni caso si preferisce soprassedere. Far decantare. Almeno direttamente. Poiché il batti e ribatti all’infinito non porta a nulla. Esempio, si osserva, è stato detto che è stato nominato un commissario non di Taranto, ma in Italia non ne esiste uno che è del posto. E in ogni caso, si fa presente, Ferrarese, tra tutti i commissari sinora nominati in Italia, si ritiene il più vicino al territorio. Poi, si rileva, il commissario è stato sì nominato dal Governo, ma non è un’emanazione di Fratelli d’Italia, e comunque Ferrarese non fa più politica attiva da tempo. «Il mio è un ruolo istituzionale» - sottolinea Ferrarese. E sui progetti per gli impianti sportivi, che si sostiene essere pronti, si rimanda a quanto il commissario ha dichiarato nei giorni scorsi: non c’è per Taranto un progetto definito, munito di pareri, da mandare in gara d’appalto. Perché se ci fosse un progetto in queste condizioni, verrebbe messo subito a gara. Viene quindi ribadito che non saranno tolti progetti ai Comuni, “al limite si aggiungeranno con i fondi che arriveranno”. Oltre ai 150 milioni deliberati dal Parlamento a marzo 2022, Ferrarese punta ad ottenere dal Governo altri 100-150 milioni, considerato che ne servono una cinquantina per l’accoglienza, che c’è da fronteggiare l’aumento registrato dai materiali da costruzione e che, per fare un esempio, per la piscina da 50 metri prevista a Taranto con due vasche, una coperta, l’altra scoperta, i costi sono già passati da 24 a circa 30 milioni. 
Retromarcia sulla ex stazione torpediniere, visto che proprio il commissario, di recente, ha scartato quest’area, sottostante l’affaccio sul Mar Piccolo della villa comunale Peripato, per andare su cala dei nocchieri che è sotto il ponte Punta Penna? No, nessuna retromarcia, si evidenzia, perché era un qualcosa che si stava valutando il cambio di location, non una decisione definitiva.

Nè, si afferma, si può dire che il comitato organizzatore si è fermato quando è arrivato il commissario del Governo perché si doveva fare il contrario, e cioè accelerare sui progetti. Altro elemento è lo stadio Iacovone, dove si ribadisce che il masterplan dei Giochi non contempla uno stadio nuovo (demolendo l’esistente e utilizzando l’area per la sua ricostruzione), né il project financing. Quest’ultimo non è conosciuto dalla struttura commissariale, visto che è stato portato all’attenzione solo nei giorni scorsi, e nei documenti si parla solo di ristrutturazione e riqualificazione dello stadio Iacovone.  

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