Tornano i container, accordo tra Yilport e Kalipso

Tornano i container, accordo tra Yilport e Kalipso
di Domenico PALMIOTTI
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Martedì 24 Gennaio 2023, 05:00

Qualcosa comincia a muoversi per il terminal container gestito dal gruppo turco Yilport attraverso la società San Cataldo Container Terminal. Dopo l’annuncio, sabato scorso, della partenza del primo treno merci dal terminal a seguito del ripristino della linea ferroviaria, c’è la notizia dell’arrivo di un nuovo operatore con un servizio feeder. Si tratta di Kalipso. Il feeder tocca vari scali imbarcando e sbarcando container e unendo porti hub e porti di distribuzione.

Le rotte

La compagnia è controllata dal gruppo italiano Rif Line con quartier generale a Genova in piazza della Vittoria. Kalipso è già approdata al porto scaricando circa 600 contenitori e domani tornerà con un altra nave. Le iniziative intraprese con Kalipso e i nuovi programmi - Yilport sarebbe in trattativa con una grossa compagnia per una linea oceanica - saranno al centro dell’incontro che in mattinata la società concessionaria avrà con l’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, porto di Taranto, e con i sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil. La verifica del percorso intrapreso da Yilport all’indomani della diffida, che risale ad un anno fa, da parte dell’Authority e dell’impegno del terminalista a rilanciare l’infrastruttura, rientra tra ciò che le parti hanno concordato. E più volte, in questi mesi, sia l’Authority che i sindacati hanno dichiarato che avrebbero verificato Yilport sul campo. Cioè, dagli investimenti, dal traffico container, dai volumi di merci e dalle assunzioni del personale dal bacino ex Taranto Container Terminal (TCT), avrebbero testato la società. Nello specifico, se era stata intrapresa o meno la via del potenziamento dell’infrastruttura tarantina. È presumibile che oggi, a fronte di ciò che esporrà il terminalista, Authority e sindacati esprimano una prima valutazione. 
La compagnia di navigazione Kalipso opera attraverso alcune linee. Una si chiama Marco Polo Westbound e tocca Cina, Bangladesh e Mediterraneo. Tocca i porti di Taicang, Ningbo, Dachan by (Shenzen), Chittagong, Taranto, Salerno, Civitavecchia, La Spezia, Sagunto, Ravenna, Venezia e Bari. In quest’itinerario la nave Julius è già approdata lo scorso 19 a Taranto segnando il debutto di Kalipso. Sempre per quest’itinerario, domani arriverà invece la nave Highway. Altre unità impiegate su questa rotta sono Taichung, Batam Trader, Vega Cologny e Kcn1. Dopo l’approdo di domani, da questa rotta non sono per il momento previsti nuovi arrivi a Taranto. Salerno, Civitavecchia, La Spezia e Venezia hanno invece approdi scaglionati sino a dopo la metà di aprile. 
Un’altra linea di Kalipso è Marco Polo Eastbound, attraversa Italia, Cina e Bangladesh. Taranto non è però compresa in quest’itinerario al contrario di Ravenna, Venezia, Salerno e La Spezia. L’itinerario è percorso dalle stesse navi dell’altra rotta, la Marco Polo Westbound. C’è poi la linea chiamata Butterfly, che unisce Italia, Libia e Turchia. Vi opera una sola nave la K-Ocean che scalerà Taranto il 28 gennaio, il 2 e 3 febbraio. I porti attraversati sono Salerno, Misurata, Taranto, Ravenna, Venezia, Istanbul, Izmir, Mersin, di nuovo Taranto e Salerno. Il 28 la nave arriva da Salerno e Misurata. Quindi va a Instanbul e Izmir e torna a Taranto il 2 febbraio e il giorno successivo riparte per andare a Mersin il 10 e a Salerno il 13.
Altro itinerario di Kalipso è Cristoforo Colombo: Italia, Spagna e Stati Uniti. Ma l’Italia qui rientra solo con Salerno e La Spezia. Infine c’è Italy Line, dove Taranto è stata toccata il 20 gennaio.
Nella sua ultima comunicazione, Yilport, dando notizia della partenza del primo treno dopo la riattivazione della ferrovia, ha specificato che il treno merci di traffico intermodale ha percorso la linea Bari-Taranto ed è stato effettuato con l’operatore ferroviario GTS ed il supporto dell’impresa ferroviaria Mercitalia Shunting & Terminal.

Per Yilport, “riprende così un traffico che permette di collegare Taranto alla linea adriatica mediante un fascio di 5 linee di carico-scarico, raggiungendo in tempi brevi il Nord Europa attraversando la penisola italiana”. Il molo polisettoriale, dove è il terminal container di Yilport, ha 2 locomotori da manovra utili allo scopo, nonchè, dice la società, gru a portale e operatori certificati per le manovre ferroviarie. Inoltre Yilport “dopo gli ingenti investimenti già attuati nei 24 mesi di gestione del molo polisettoriale di Taranto da febbraio 2020 ad oggi, continua nel piano di investimenti teso a creare un hub nel Mediterraneo, incrementando l’imponente parco mezzi già nelle disponibilità dell’operatore portuale con 7 nuove ralle portuali e 2 nuovi reach stacker in arrivo nel mese di marzo per assicurare un livello di prestazioni completamente nuovo”. Le ralle portuali, si spiega, “sono macchine operative speciali concepite per il traino di semirimorchi e rimorchi. Le 7 ralle in consegna a SCCT rappresentano esempi di mezzi di ultima generazione: motore Euro 5, con significativa riduzione del consumo di carburante e quindi di emissioni, importanti miglioramenti di sicurezza, e postazione di lavoro ergonomica e controlli intuitivi”. I 2 reach stacker sono invece “enormi carrelli impilatori utilizzati per la movimentazione e lo stoccaggio di container” e consentiranno a SCCT “la riduzione fino al 40% dei consumi di carburante e delle emissioni, anche di quelle acustiche”. Inoltre, “i reach stacker di ultima generazione garantiscono una guida più fluida che riduce lo stress e la pressione sul corpo del conducente e sono forniti di una programmazione intelligente che li rende più facili da guidare”. Per Yilport, infine, “i 9 mezzi in arrivo al terminal di Taranto sono solo l’ultimo esempio, in ordine cronologico, dell’impronta ecologica del gruppo”.

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