Bari, la scuola del container sarà demolita: ecco la nuova Anna Frank

Bari, la scuola del container sarà demolita: ecco la nuova Anna Frank
di Samantha DELL'EDERA
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Giovedì 7 Aprile 2022, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 08:10

Aule come forni in estate e fredde di inverno. Per decenni i piccoli alunni della Anna Frank, scuola dell'infanzia e primaria di via Niceforo, a Poggiofranco, hanno dovuto subire enormi disagi: la loro scuola è nata in una struttura prefabbricata metallica, composta per la precisione da due edifici che furono costruiti «in via provvisoria» nel 1963 ma da allora sono stati sempre utilizzati.
Finalmente per l'Anna Frank c'è uno spiraglio. Dopo anni di presentazioni di progetti soprattutto per poter accedere ai fondi, il Comune di Bari è riuscito ad entrare in graduatoria per il Pnrr, partecipando al bando «Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole»: la Anna Frank sarà quindi demolita e ricostruita in un suolo vicino, al costo di 6 milioni e 700mila euro.

La riqualificazione

Scendendo nel dettaglio, l'intervento riguarda la demolizione dell'attuale plesso scolastico, costituito da due edifici prefabbricati negli anni '60 (per i quali il Comune spende in manutenzione migliaia di euro ogni anno, soprattutto per gli impianti di riscaldamento), e la ricostruzione di un unico edificio costituito da 6 classi di scuola materna e 18 classi di scuola elementare, una palestra, un auditorium, una mensa e due laboratori.
La nuova scuola sorgerà all'incrocio tra via Gennaro Guevara e via Saverio Lioce, di fronte alla Zingarelli.

A poco più di 100 metri di distanza da via Niceforo. Con la costruzione di un nuovo edificio sarà possibile garantire (durante i lavori) l'utilizzo ancora del vecchio. In un primo momento il Comune aveva pensato alla demolizione e alla ricostruzione nello stesso sito, ma questo avrebbe comportato la necessità di reperire una nuova scuola per circa 600 persone, tra alunni e docenti. Da qui la decisione di scegliere un terreno dove costruire l'edificio, non distante dall'attuale.

Il progetto

Ma come sarà questa nuova scuola? Si svilupperà su tre piani: al piano terra troveranno posto 8 aule di scuola materna, la sala mensa, i servizi igienici, i depositi, gli spogliatoi, la palestra, lo spazio per le attività ricreative, l'aula insegnanti; al primo piano saranno allocate 10 aule di scuola elementare, i servizi igienici, i depositi e gli spogliatoi, mentre il secondo piano ospiterà 8 aule di scuola elementare, i servizi igienici, i depositi e gli spogliatoi, i due laboratori e l'aula insegnanti.
Gli spazi esterni saranno caratterizzati dal verde: al livello della strada saranno piantumate siepi e piccole alberature sul perimetro dell'area, mentre al primo e al secondo piano è previsto uno spazio verde all'aperto protetto, dove i bambini potranno svolgere attività ricreative. Su ampie zone esterne verrà utilizzata una pavimentazione di comfort elevato, realizzata con materiale plastico riciclato al 100%. Gli ambienti saranno isolati grazie all'impiego di pannellature fonoassorbenti e alla insonorizzazione degli impianti. Per proteggere l'immobile dagli agenti atmosferici, dall'isolamento termico e dall'umidità, le pareti saranno ventilate e rivestite da paramenti esterni, in modo da eliminare ogni rischio di distacchi e infiltrazioni.

Ma l'Anna Frank non è l'unico progetto che il Comune ha presentato al bando per il Pnrr. Un'altra scuola che potrebbe conoscere nuova vita è la Regina Margherita, asilo e scuola dell'infanzia nel rione Madonnella. Il plesso è utilizzato a metà perché un intero piano è inaccessibile a causa delle scarse condizioni di sicurezza. Il progetto da un milione e mezzo di euro prevede interventi di ristrutturazione e riqualificazione, finalizzati all'eliminazione di condizioni di pericolo nonché di miglioramento energetico. L'Anna Frank è entrata in graduatoria al sesto posto, la Regina Margherita al 120esimo (considerando i progetti solo della Puglia). Invece è stato dichiarato inammissibile il progetto per l'efficientamento energetico dell'edificio scolastico San Giovanni Bosco (importo complessivo 700mila euro). In graduatoria è rientato anche un altro progetto (che però riguarda la Città metropolitana): quattro milioni di euro per l'adeguamento sismico della scuola superiore Giulio Cesare. Redatta la graduatoria ora si dovrà attendere la verifica del Ministero per il via libera definitivo ai fondi (sarà valutato se il finaziamento avverrà al 100 per cento o in quota parte) e quindi l'avvio dei cantieri, che come previsto dalle condizioni del Pnrr, dovranno seguire tempistiche ben definite.
 

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