Container e crociere: il porto di Taranto strategico nel Mediterraneo

L'attività di Yilport nel molo di Taranto
L'attività di Yilport nel molo di Taranto
di Nicola SAMMALI
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Venerdì 29 Ottobre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:19

Punto di riferimento nel Mediterraneo, sulla rotta Suez-Gibilterra, il porto di Taranto si conferma hub logistico e intermodale «ideale» per il centro Europa e per i mercati di Asia, Stati Uniti e Nord Africa. 
Inserito nelle reti trans-europee di trasporto Ten-T (che sono l’insieme delle infrastrutture - ferrovie, strade, interporti, aeroporti - considerate rilevanti a livello comunitario), rappresenta il terminal ferroviario/stradale finale del corridoio Scandinavo-Mediterraneo dell’Ue, nonché nodo marittimo che collega lo stesso corridoio con Malta.

Lo scalo di Taranto si consolida inoltre come destinazione crocieristica emergente, grazie alla diversificazione e allo sviluppo delle attività portuali su cui sta puntando l’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio. La strategia è quella di creare un sistema logistico integrato attorno al porto di Taranto, basato su strutture specializzate che attraggano «efficacemente» i traffici marittimi e favoriscano lo sviluppo del territorio (e della logistica del freddo, a vantaggio della filiera agroalimentare).

Sono queste le caratteristiche emerse nel corso del webinar internazionale di ieri, organizzato dalla Yilport Holding and Transport Events, a cui hanno partecipato, tra gli altri relatori, il presidente dell’Authority, Sergio Prete, e il general manager della San Cataldo Container Terminal (Scct), Raffella Del Prete.

La svolta

Dal 2019 il terminal container è gestito da un nuovo concessionario, la Scct, società controllata da Yilport, uno dei più importanti operatori portuali al mondo che già opera in altri 21 porti a livello globale. Il progetto della Scct prevede un «importante» riposizionamento strategico del terminal nel Mediterraneo, in grado di ospitare navi all’avanguardia. Altro tema di discussione è stato quello relativo alle Zone economiche speciali (Zes), pensate per attrarre investitori verso i porti del Sud Italia. Le aree Zes consentono di beneficiare di specifici incentivi fiscali e semplificazioni amministrative. Uno dei vantaggi derivanti dalle Zes è la possibilità di usufruire di una Zona franca doganale che offre vantaggi esclusivi per svolgere attività esenti da dazi doganali.

La Zes Ionica rappresenta quindi «un’opportunità di investimento unica nel cuore del Mediterraneo», e il porto di Taranto ne è il fulcro. «È stata confermata la bontà della visione che noi abbiamo», ha commentato il presidente Prete, «che stiamo portando avanti sia a livello di infrastrutturazione che di offerta dei servizi. Tutti gli operatori presenti hanno messo in evidenza la strategicità della posizione del porto di Taranto ma anche l’assoluta potenzialità dello scalo, grazie alla possibilità di utilizzare l’intermodalità, e in particolare la ferrovia, per raggiungere il Nord Italia e quindi l’Europa». Non solo: «Gli ampi spazi di cui gode il terminal - ha aggiunto Prete - sono idonei e utili per sviluppare traffici di container e prodotti industriali: si è fatto l’esempio dell’importazione delle pale eoliche dalla Cina e dall’India, con la possibilità di utilizzare i benefici della Zona franca per lo stoccaggio della merce. A Taranto è possibile risparmiare costi e tempi, con un’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale».

Gli investimenti

Il porto di Taranto «sino a qualche anno fa era il terzo porto italiano come movimentazione di merce, ma prevalentemente se non esclusivamente per il traffico industriale: poi - ha ricordato Prete - abbiamo avviato un importante intervento di ammodernamento e riqualificazione infrastrutturale dello scalo che è finalizzata proprio alla diversificazione delle attività, e quindi allo sviluppo dei traffici turistici, commerciali, logistici e della cantieristica. Grazie al Pnrr anche nei prossimi anni ci saranno investimenti notevoli nella infrastrutturazione: possiamo già contare sul potenziamento dei raccordi ferroviari. Il ruolo della San Cataldo Container Terminal è fondamentale perché una parte importante della visione e della programmazione di sviluppo del porto ruota intorno allo sviluppo del progetto di Yilport su Taranto. A breve ci saranno altre presenze importanti nel porto di Taranto, e questo rappresenta un riconoscimento della sua strategicità». 

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