La denuncia dei vigili del fuoco a Castellaneta sulla sede provvisoria: «Piove fuori e anche dentro, noi vigili in una baraccopoli»

La denuncia dei vigili del fuoco a Castellaneta sulla sede provvisoria: «Piove fuori e anche dentro, noi vigili in una baraccopoli»
La denuncia dei vigili del fuoco a Castellaneta sulla sede provvisoria: ​«Piove fuori e anche dentro, noi vigili in una baraccopoli»
di Nazareno DINOI
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Venerdì 27 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:20

Non è un buon periodo questo per il corpo dei vigili del fuoco dell’area ionica. Dopo la mancanza di uomini e mezzi nel versante orientale, denunciata da otto sindaci di quel distretto, i pompieri non se la passano bene neanche a Castellaneta nella parte occidentale dove si combatte con la pioggia che filtra attraverso il tetto degli alloggi. Non proprio fabbricati, ma container della sede provvisoria dove quando piove succede di tutto. E le bombe d’acqua che si sono abbattute in questi giorni hanno messo a dura prova la precaria condizione delle strutture.

Questa volta, per dare forza alla protesta, un vigile del fuoco ha realizzato un video che non lascia dubbi circa le precarie condizioni igienico sanitarie della «baraccopoli», così come viene chiamata la sede provvisoria dei pompieri della città di Rodolfo Valentino. Pioggia fuori e pioggia dentro, in tutti gli ambienti, soprattutto in quelli dove si trovano i giacigli necessari al riposo nei momenti di attesa tra un intervento e l’altro. La video-denuncia, realizzata con il telefonino, ha fatto il giro delle chat dei pompieri di tutta la provincia, probabilmente proprio con l’intento di farla uscire all’esterno e magari anche sui social.

«Ecco come dobbiamo stare stanotte, acqua da tutte le parti, piove sul bagnato», afferma l’autore del video sottolineando con questo l’acqua dal tetto non è il solo problema che i 28 vigili del fuoco in servizio in quel distaccamento sono costretti a sopportare. Si parla infatti di cattivi odori che provengono dai servizi igienici, dell’inadeguatezza dei ricoveri dei mezzi di servizio e addirittura della difficoltà nell’approvvigionamento dell’acqua nelle autocisterne. E non sono i soli a lamentarsi. Insoddisfatti e preoccupati sono anche i pompieri in servizio nella sede estiva di Castellaneta Marina i cui problemi hanno già coinvolto le organizzazioni sindacali che a loro volta hanno attivato un tavolo di confronto con i vertici provinciali del corpo.

Anche in quest’altra parte del territorio, dove opera la squadra boschiva per il solo periodo estivo, a non essere garantita è la sicurezza dei lavoratori dal punto di vista igienico sanitario.

«Le problematiche – si legge in un atto interno - riguardano la mancanza di acqua potabile, i bagni talmente sporchi da risultare inagibili e numerosi e prolungate interruzioni dell’energia elettrica». La sede estiva di Castellaneta marina è ospitata in una ex scuola mentre il distaccamento cittadino si arrangia nei container perché è in costruzione la nuova caserma. Naturalmente il malcontento serpeggia all’interno del corpo che evidentemente non si sente ben rappresentato da chi lo dirige. Una situazione di disagio che ha già superato i confini provinciali con il coinvolgimento degli uffici regionali e nazionali del Dipartimento. È stato così per la vertenza nata sul versante orientale dove si lamenta un deficit del 20% nell’organico e una preoccupante mancanza di mezzi. Su questo i sindaci degli otto comuni serviti dal distaccamento dei vigili del fuoco del distaccamento di Manduria hanno chiesto di accendere un faro direttamente al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco Soccorso Pubblico e Difesa Civile, prefetto Laura Lega.

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