Taranto, sosta e biglietto del bus: ora si paga col cellulare

Taranto, sosta e biglietto del bus: ora si paga col cellulare
di Alessandra Macchitella
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Mercoledì 30 Dicembre 2015, 11:27

Strisce blu e biglietti del bus? Da oggi è possibile pagarli con il telefonino. Si chiama “MyCicero” l’applicazione scelta dall’Amat per migliorare la qualità della vita dei tarantini. Il nuovo servizio è stato presentato ieri mattina a Palazzo di Città dal sindaco Ippazio Stefàno, dal presidente Amat Walter Poggi, dal direttore amministrativo Amat Piero Carallo, da Massimo Paganelli, area manager di Pluservice e dall’ingegnere Antonella Vizzarro.



«In un momento di crisi l’Amat migliora il servizio per i cittadini – ha commentato il sindaco Stefàno – e si continua a guardare avanti anche con nuove assunzioni». L’azienda per la mobilità nell’area di Taranto offre alla propria clientela la possibilità dell’acquisto dei biglietti con l’uso del telefono cellulare. Inoltre si potrà pagare la sosta anche in altre città come Roma, Bologna, Ancona e Pesaro. Si punta sull’infomobilità che prevede un aggiornamento dei dati Amat (fermate, linee, corse, percorsi).

«Il cittadino è messo in rete nella mobilità generale, non solo di Taranto – ha specificato il presidente Poggi – e la piattaforma offrirà ulteriori servizi man mano che si svilupperà, come il pagamento di alcune imposte. MyCicero è molto semplice da usare e consente di pagare la sosta senza ricorrere a monete e parcometri, basta un cellulare. Il sistema consente di pagare per i soli minuti effettivi di sosta». L’Amat ha sottoscritto un accordo con Pluservice per l’utilizzo di MyCicero, piattaforma già in uso in altre città. È possibile registrarsi dall’app myCicero attraverso App Store, Google play o Windows Phone, dal sito www.mycicero.it, tramite call center (0719207000) o presso l’ufficio vendite dell’Amat. I metodi di pagamento sono diversi (Visa, PayPal, Sisal, il credito ricaricabile myCicero, ecc.).

Per il trasporto pubblico è possibile ricercare le informazioni orarie, acquistare i biglietti e gli abbonamenti. Per la sosta si può attivare e prolungare direttamente dal cellulare e una volta terminata si pagano solo i minuti effettivi. Le verifiche sul pagamento sono effettuate attraverso l’uso di smartphone o tablet e da una app assegnata agli ausiliari di sosta. «L’Amat è stata coinvolta dal dissesto – ha aggiunto il sindaco Stefàno – eppure oggi è un’azienda risanata. Con questa amministrazione si sono creati altri 300 posti auto nel borgo e stiamo lavorando per migliorare ancora il servizio per i periodi di maggiore affluenza. Non bisogna dimenticare che anche girare alla ricerca di un parcheggio, crea inquinamento. Nonostante la presenza dell’Eni e dell’Ilva oggi siamo nei limiti consentiti dalla legge, ma dobbiamo tendere a migliorare, perché si tratta comunque di veleni.

Dobbiamo guardare anche ciò che abbiamo di buono, sentirci fortunati di essere tarantini. La città non si culla sui risultati raggiunti ma si va avanti. Crediamo nell’educazione, quando c’è consapevolezza tra i cittadini, si lavora meglio».

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