Elezioni e assenze tra gli autisti all'Amat, i sindacati: «Tutto legale ma si cambino le norme»

Elezioni e assenze tra gli autisti all'Amat, i sindacati: «Tutto legale ma si cambino le norme»
di Alessio PIGNATELLI
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Domenica 12 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:24

I disagi sono già iniziati e si protrarranno fino a martedì. Perché tra chi è candidato direttamente e chi è coinvolto nelle elezioni (presidenti, segretari, scrutatori, rappresentanti di lista e di candidati, rappresentanti dei comitati referendari), il “buco” all’Amat sarà consistente. Una novità? Macché. Le elezioni e le assenze di personale nel servizio di trasporti della municipalizzata è un grande classico durante le varie elezioni e i sindacati non ci stanno a far passare i dipendenti da capro espiatorio.

Tutto legittimo e legale, perché le norme lo consentono: questa è la premessa fondamentale. Altrettanto legittimo è il diritto a una mobilità dei cittadini che puntualmente diventa monca a causa di questi disservizi. L’azienda ha voluto mettere le mani avanti specificando che «si tratta del 20% circa del personale di guida, percentuale destinata ad aumentare in quanto, com’è noto, sono possibili accreditamenti anche direttamente presso i seggi elettorali».

Le proposte dei sindacati

Il sindacato punta il dito contro la politica e Carmelo Sasso, segretario Uiltrasporti Taranto, spiega che più volte è stata invitata a «evitare di ricorrere ai lavoratori del servizio pubblico per gli scrutini, salvo poi ogni volta lamentarsi dei disservizi».

Sasso osserva: «Il servizio di Amat impegna circa 110 macchine al giorno, quindi ha bisogno almeno dello stesso numero di autisti per funzionare». Se alle assenze connesse all’impegno negli uffici elettorali si aggiunge il normale assenteismo fisiologico, il calo dell’organico è drastico. Ci sarebbe da modificare la normativa, magari ipotizzando strade che consentano una via preferenziale a chi il lavoro non ce l’ha: «Taranto è piena di disoccupati: la politica non dovrebbe attingere dalle municipalizzate».

Anche il numero uno della Filt Cgil jonica, Francesco Zotti, ammette che i disagi all’utenza sono già in corso da ieri sera «ma la legge consente questo permesso elettorale. Io non posso mettere bocca su questo. Tra l’altro, bisogna rilevare che anche i colleghi autisti che non sono impegnati nelle elezioni vengono penalizzati i giorni precedenti e seguenti per coprire questi vuoti. Bisogna portare la questione all’attenzione dell’azienda e della politica. Il problema esiste ma non deve essere strumentalizzato».

Kyma Mobilità Amat, pur avendo già adottato sul piano interno la sospensione della concessione di ferie e di permessi sindacali retribuiti del personale di guida, da ieri e fino a martedì non sarà in grado di garantire il completo svolgimento degli ordinari servizi di linea del trasporto pubblico urbano e suburbano. C’è poi un altro pezzo di ragionamento che Antonio Schiano, segretario aziendale Amat Uiltrasporti, evidenzia: «Quanto rappresentato dall’Amat sui lavoratori rei di aver esercitato un proprio diritto alla partecipazione alla vita politica è una percentuale di poco più alta rispetto alle croniche carenze facilmente colmabili laddove vi fosse stato un programma di esercizio opportunamente con personale da impiegare su turni tra disponibili e riserve. Ci sono problematiche endemiche, abbiamo più volte chiesto alle istituzioni di aprire un tavolo tecnico per affrontare il dramma della sicurezza nelle ore serali che gioco forza determina una preoccupazione tra i lavoratori chiamati alla prestazione in determinate fasce orarie». Il sindacalista chiede pertanto che da parte aziendale vi sia rispetto nei confronti dei lavoratori, «gli stessi che sono stati sempre in prima linea durante la pandemia, che guidano con mezzi spesso inefficienti, senza aria condizionata, in una città caotica e spesso abbandonata. Seppur dispiaciuti dei disservizi, affrontiamo questa tornata elettorale sperando che l’espressione del voto dei cittadini di Taranto sappia dare nuova e giusta linfa anche nel nostro settore».

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