A rischio 200 milioni di euro per i Giochi del Mediterraneo di Taranto

Il logo dei Giochi 2026
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di Mario DILIBERTO
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 13:11

Il finanziamento da duecento milioni di euro non passa in Commissione Bilancio del Senato. Ed ora vacilla, ma non tramonta, per Taranto il sogno di ospitare la ventesima edizione dei “Giochi del Mediterraneo”, in programma nel 2026.

La notizia

La brutta notizia è arrivata direttamente da Palazzo Madama, quando, nei giorni scorsi, sotto esame sono arrivati due emendamenti relativi ai fondi per gli investimenti collegati all’attesissimo evento sportivo. Nei testi presentati in commissione bilancio, infatti, si fa riferimento alla necessità di assicurare lo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, e di destinare 200 milioni di euro al comitato organizzatore “per la riqualificazione, l’adeguamento degli impianti sportivi esistenti nonché la realizzazione dei nuovi impianti previsti nel masterplan”. 
Sul piatto, quindi, è tornato il robusto finanziamento destinato a Taranto per completare gli interventi finalizzati ai “Giochi”, ma per entrambi è arrivata la bocciatura. 
Si tratta di due emendamenti alla legge Finanziaria, uno a firma del senatore del M5S tarantino Mario Turco, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio all’epoca del Governo guidato da Giuseppe Conte, e l’altro del senatore salentino del Pd Dario Stefàno.

Il finanziamento

I fondi sono di fondamentale importanza per completare il programma messo in campo proprio in vista del grande evento, indicato a più riprese dalla Regione guidata dal governatore Michele Emiliano e dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Rinaldo Melucci, come una delle tappe di fondamentale importanza per il cammino di rilancio del capoluogo jonico. 
I duecento milioni, infatti, rientrano nel pacchetto di investimenti funzionali alla ristrutturazione di impianti sportivi destinati a fare da teatro per le gare dei “Giochi del Mediterraneo”. Complessivamente una cinquantina di opere, in buona parte già cantierizzate, che vedono in prima linea l’agenzia regionale “Asset”. 
Tra le opere per le quali servono i duecento milioni spiccano il nuovo Stadio del nuoto e anche gli interventi per l’impianto del “centro nautico”, funzionale alle gare degli sport del mare. E in più il completamento dell’ex campo scuola, peraltro già in corso di realizzazione, nel rione Salinella.
Una serie di interventi che ora deve fare i conti con la brusca frenata arrivata dalla Capitale a proposito di fondi più volte garantiti negli anni, anche da rappresentanti del Governo, e in realtà mai davvero “blindati”. Al punto da imporre il ricorso allo strumento dell’emendamento alla Finanziaria, con tutte le insidie del caso. Fatto sta che in commissione i due emendamenti si è acceso il semaforo rosso. Cosa che, vista soprattutto l’importanza dell’evento di cui si parla, non esclude la possibilità che possa essere individuata un’altra linea di finanziamento per reperire i fondi necessari per completare il “masterplan” e garantire lo svolgimento dei Giochi. 
L’assegnazione a Taranto della ventesima edizione della manifestazione internazionale, come si ricorderà, era stata accolta con grande entusiasmo due anni fa.

Nella convinzione che una vetrina internazionale come i giochi del Mediterraneo avrebbe fatto da propulsore per il rilancio dell’immagine del capoluogo jonico.

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