Il Taranto non molla la presa: più che positivo il pareggio maturato contro la Turris domenica pomeriggio, anche se le tempistiche ristrette - si torna in campo già domani - non consentono a Capuano di riorganizzare le idee, né tantomeno di favorire un concetto di continuità in termini di interpreti. Facile immaginare, come d’altronde anticipato dallo stesso tecnico alla vigilia del match contro i campani, il ricorso al turnover per centellinare le forze anche in vista della sfida contro la capolista Juve Stabia fissata per il prossimo lunedì. Cresce la preoccupazione relativa agli esterni. Al Liguori, infatti, sono venuti meno, a partita in corso, dapprima Mastromonaco e poi Ferrara: ai loro posti, rispettivamente, Valietti e Panico. E a specifica domanda in conferenza stampa, Capuano, visibilmente preoccupato, ha dichiarato: «Probabilmente, in vista di mercoledì non recupererò né uno, né l’altro». Per gli unici superstiti della grande cavalcata dall’Interregionale alla D del 2021, quindi, possibile assenza nel derby di domani sera.
Scelte obbligate, perciò, per l’allenatore che, alla luce di quella che potrebbe configurarsi come un’emergenza, seppur parziale, non dovrebbe discostarsi di molto dalle dinamiche standard. Eppure, nel finale di gioco con la Turris, è stata applicata una novità di non poco conto dalla quale, poi, ha avuto luogo il gol del pareggio a opera di Zonta: il 4-3-1-2. Fuori Kanoute e non Simeri, De Marchi in campo e i due centravanti, per la prima volta, sul rettangolo verde in contemporanea supportati da Orlando nel ruolo di trequartista. Un azzardo che ciò venga riproposto dal 1’ anche perché vorrebbe dire tenere fuori gente come Kanoute e Bifulco (assente a Torre del Greco per attacco influenzale) e, al contempo, essere privi di una prima punta in corso d’opera, ma come extrema ratio non è un aspetto tattico da escludere a priori. Quello contro il Francavilla è un derby chiave per misurare le ambizioni future del Taranto che, classifica alla mano, rimane in ottica podio: il Benevento sembra aver trovato la quadra per mettere nel mirino (almeno) la seconda posizione, ma per il gradino più basso dello stesso è sfida apertissima anche contro quelle formazioni costruite per competere per la prima posizione e non per accontentarsi, si fa per dire, della partecipazione agli spareggi.
L’obiettivo della compagine ionica è quello di evitare i due turni preliminari dei playoff o quantomeno il primo e di garantirsi, così, l’importante beneficio di entrare in gioco direttamente dalla seconda fase (evitando 180’ di battaglia agonistica, 90’ per ogni singola partita preliminare). Capuano ne è consapevole e punta a difendere con forza l’importante tendenza interna che ha visto i rossoblù collezionare - nel tanto discusso Iacovone (per via delle vicende relative ai Giochi del Mediterraneo) - ben 33 degli attuali 50 punti, numeri che rendono l’impianto del rione Salinella un autentico fortino. La sfida con il Francavilla, però, si preannuncia complicata: la cura Villa ha rinvigorito i biancazzurri che, domani sera, scenderanno in campo col coltello tra i denti. Ecco perché è previsto sì turnover, ma neppure eccessivo considerando che, paradossalmente, le sfide contro le avversarie di bassa classifica appaiono, a oggi, complicate tanto quanto quelle contro le cosiddette big. Prima il Francavilla e poi si penserà alla sfida con la Juve Stabia dell’11 marzo: è questo il diktat di Capuano che non vuole passi falsi nel momento clou del campionato.
Qui Francavilla
Moderata soddisfazione in casa Virtus Francavilla per il meritato successo, sia pur colto in extremis, contro il Latina.