Verso Taranto-Virtus Francavilla, un derby con obiettivi opposti

Verso Taranto-Virtus Francavilla, un derby con obiettivi opposti
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Martedì 5 Marzo 2024, 18:46

Il Taranto non molla la presa: più che positivo il pareggio maturato contro la Turris domenica pomeriggio, anche se le tempistiche ristrette - si torna in campo già domani - non consentono a Capuano di riorganizzare le idee, né tantomeno di favorire un concetto di continuità in termini di interpreti. Facile immaginare, come d’altronde anticipato dallo stesso tecnico alla vigilia del match contro i campani, il ricorso al turnover per centellinare le forze anche in vista della sfida contro la capolista Juve Stabia fissata per il prossimo lunedì. Cresce la preoccupazione relativa agli esterni. Al Liguori, infatti, sono venuti meno, a partita in corso, dapprima Mastromonaco e poi Ferrara: ai loro posti, rispettivamente, Valietti e Panico. E a specifica domanda in conferenza stampa, Capuano, visibilmente preoccupato, ha dichiarato: «Probabilmente, in vista di mercoledì non recupererò né uno, né l’altro». Per gli unici superstiti della grande cavalcata dall’Interregionale alla D del 2021, quindi, possibile assenza nel derby di domani sera.

Scelte obbligate, perciò, per l’allenatore che, alla luce di quella che potrebbe configurarsi come un’emergenza, seppur parziale, non dovrebbe discostarsi di molto dalle dinamiche standard. Eppure, nel finale di gioco con la Turris, è stata applicata una novità di non poco conto dalla quale, poi, ha avuto luogo il gol del pareggio a opera di Zonta: il 4-3-1-2. Fuori Kanoute e non Simeri, De Marchi in campo e i due centravanti, per la prima volta, sul rettangolo verde in contemporanea supportati da Orlando nel ruolo di trequartista. Un azzardo che ciò venga riproposto dal 1’ anche perché vorrebbe dire tenere fuori gente come Kanoute e Bifulco (assente a Torre del Greco per attacco influenzale) e, al contempo, essere privi di una prima punta in corso d’opera, ma come extrema ratio non è un aspetto tattico da escludere a priori. Quello contro il Francavilla è un derby chiave per misurare le ambizioni future del Taranto che, classifica alla mano, rimane in ottica podio: il Benevento sembra aver trovato la quadra per mettere nel mirino (almeno) la seconda posizione, ma per il gradino più basso dello stesso è sfida apertissima anche contro quelle formazioni costruite per competere per la prima posizione e non per accontentarsi, si fa per dire, della partecipazione agli spareggi. 

L’obiettivo della compagine ionica è quello di evitare i due turni preliminari dei playoff o quantomeno il primo e di garantirsi, così, l’importante beneficio di entrare in gioco direttamente dalla seconda fase (evitando 180’ di battaglia agonistica, 90’ per ogni singola partita preliminare). Capuano ne è consapevole e punta a difendere con forza l’importante tendenza interna che ha visto i rossoblù collezionare - nel tanto discusso Iacovone (per via delle vicende relative ai Giochi del Mediterraneo) - ben 33 degli attuali 50 punti, numeri che rendono l’impianto del rione Salinella un autentico fortino. La sfida con il Francavilla, però, si preannuncia complicata: la cura Villa ha rinvigorito i biancazzurri che, domani sera, scenderanno in campo col coltello tra i denti. Ecco perché è previsto sì turnover, ma neppure eccessivo considerando che, paradossalmente, le sfide contro le avversarie di bassa classifica appaiono, a oggi, complicate tanto quanto quelle contro le cosiddette big. Prima il Francavilla e poi si penserà alla sfida con la Juve Stabia dell’11 marzo: è questo il diktat di Capuano che non vuole passi falsi nel momento clou del campionato.

Qui Francavilla

Moderata soddisfazione in casa Virtus Francavilla per il meritato successo, sia pur colto in extremis, contro il Latina.

Non tutto è filato liscio, in particolar modo in fase di realizzazione. Mancano ancora la precisione nell’ultimo passaggio e un pizzico in più di cattiveria agonistica nell’area di rigore avversaria. Livello agonistico che invece si è alzato tanto in fase di contenimento della manovra avversaria e nella propria area di rigore. Insomma, pare che la Virtus abbia invertito la rotta degli ultimi mesi e a questo punto i tifosi sperano che il nuovo percorso possa avere continuità. «Credo che abbiamo fatto dal primo minuto il massimo - ha dichiarato il difensore Andrea Gasbarro - pressando tanto nella loro metà campo per prenderli alti e per concedergli davvero poco. Anche io sono andato uomo contro uomo. E questo nostro atteggiamento poi, alla fine, ha pagato, anche se c’era tanta rabbia nell’aver chiuso la prima frazione sullo 0 a 0. Comunque averla vinta allo scadere per noi significa ricevere una grande spinta per uscire da questo periodo non affatto facile e semplice. Vincere è stato tanto importante e dovevano farlo a tutti i costi. Averci creduto fino alla fine ci ha premiato». Gasbarro è arrivato nel mercato di gennaio e non ha avuto subito la possibilità di far vedere il proprio valore. Ora sta prendendo molta più confidenza con il campo, partendo da titolare. «Sono stato sempre concentrato - ha concluso - ed è vero che ho avuto delle difficoltà all’inizio. Il mio obiettivo resta però quello di dare in qualsiasi modo una grossa mano alla squadra». Ieri, allenamento per smaltire le tossine ma anche per preparare la sfida di domani in casa del Taranto (ore 20.45) per un derby tutto cuore e agonismo.

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