Sticchi Damiani: "I giovani di proprietà sono il nostro futuro. Il progetto del Lecce va avanti"

I soci del Lecce calcio
I soci del Lecce calcio
di Lino DE LORENZIS
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Domenica 13 Giugno 2021, 05:00

Passato, presente e soprattutto futuro. È durata quasi tre ore la conferenza stampa indetta dal Lecce Calcio per fare il punto della situazione in vista dell’inizio della stagione sportiva 2021-2022. Un’occasione importante per la famiglia giallorossa che si è presentata al cospetto dei cronisti al gran completo, quasi una rarità. Nella suggestiva location del Palazzo BN, nel cuore della Lecce barocca, c’erano tutti i soci del sodalizio di via Colonnello Costandura, a cominciare ovviamente dal padrone di casa, Renè De Picciotto, affiancato dal presidente Saverio Sticchi Damiani, dai vice presidenti Corrado Liguori e Alessandro Adamo, e dagli altri soci Silvia, Salvatore e Dario Carofalo. Con loro anche Pantaleo Corvino, intervenuto nella veste di responsabile dell’area tecnica.

Le parole del Presidente

Dopo una breve introduzione, Saverio Sticchi Damiani ha parlato a trecentossenta gradi e senza esclusione di colpi. «Meno di un anno fa, in questa stessa sala, ho parlato di un progetto triennale - ha detto il presidente -. L’ho fatto con cognizione di causa perché, chi conosce il mondo del calcio, sa bene che per vedere i frutti di un lavoro cominciato dalle fondamenta occorrono almeno tre anni. Ricordo che dissi pure che se ci fosse stata l’opportunità di accelerare i tempi avremmo provato a cogliere la promozione sin da subito. Come del resto è successo perché il lavoro compiuto è stato straordinario e il Lecce ha sfiorato in due momenti diversi la promozione in A, prima nella stagione regolare e successivamente nei playoff». E questo è un punto cruciale sul quale il presidente si sofferma. «Abbiamo fatto il possibile per mettere la squadra nella condizione migliore per andare in serie A, ritiri anticipati, trasferte in charter e tante altre cose. A tutto questo è stato aggiunto anche un premio promozione che, da quello che mi dice il direttore generale Mercadante, è il più sostanzioso almeno delle ultime tre gestioni societarie. A conferma che tutti volevamo andare in serie A, altro che le barzellette che spesso si sentono dire in giro “La società non vuole salire”.

"Basta con le barzellette"

La massima serie nazionale garantisce introiti per 50 milioni di euro e invece ci tocca restare in una B povera. I complottisti - ha detto Sticchi Damiani - sono pochi ma purtroppo ci sono». Il massimo dirigente del Lecce ha poi toccato un argomento tanto caro alla proprietà, quello relativo alla patrimonializzazione. «In due sessioni di mercato, tra agosto e gennaio, abbiamo acquisito giocatori giovani che ora tutta Europa ci invidia. Mi riferisco ai vari Hjulmand, Bjorkengren, Henderson, Rodriguez e allo stesso Gallo che era già con noi da qualche anno e che solo nbell’ultima stagione ha avuto modo di mettersi in mostra. Non è tutto perché bisogna tener conto anche delle 15, forse anche di più, acquisizioni a titolo definitivo fatte per migliorare il settore giovanile e in particolare la Primavera e l’Under 17, ragazzi stranieri e italiani, che si sono aggiunti ai ragazzi del territorio arrivati in precedenza grazie al lavoro fatto da Gennaro Delvecchio.

Vi garantisco che molti di questi li vedremo in Prima squadra, non solo della Primavera ma anche dell’Under 17».

Contenzioso con la Stella Rossa

Sticchi Damiani ha parlato poi del mal di pancia di alcuni calciatori all’inizio della scorsa stagione e anche a stagione in corso, del contenzioso avviato con la Stella Rossa Belgrado per il mancato pagamento del cartellino di Falco, del grande lavoro fatto da Corvino, dell’esonero di Corini e ricordando che, ai fini dell’iscrizione al prossimo torneo cadetto, sarà necessario preliminarmente ottemperare a tutti i pagamenti previsti, per un ammontare di circa 5 milioni di euro. «E lo faremo, ancora una volta, con risorse dei soci», ha sottolineato il presidente che poi ha illustrato le linee guida per la prossima stagione. «È nostra intenzione continuare a crescere, così come stiamo facendo, anche se le risorse ovviamente saranno limitate. Mentre un anno fa potevamo contare su circa un terzo del paracadute, ora non c’è neanche quello. Non bisogna dimenticare che viviamo un momento di crisi in cui non ci sono incassi derivanti da sponsor, spettatori, abbonamenti. Di conseguenza, il margine di errore è minimo e in tutto questo chiediamo al responsabile dell’area tecnica di patrimonializzare puntando su giovani di qualità e di proprietà. Si lavora per il garantire il futuro del Lecce». In tal senso, il presidente ha annunciato una iniziativa che mira all’ingresso del socio di riferimento De Picciotto, con il suo 39 per cento, nel Consiglio di amministrazione del club. «Qualche giorno fa, ho chiesto a Renè un impegno maggiore nel Cda in virtù della sua esperienza, dei suoi rapporti con le banche e della sua grande capacità imprenditoriale. Per questo gli ho chiesto una presenza in termini fisici nel prossimo Consiglio di amministrazione del Lecce. Conoscendolo bene, so già che la sua presenza significherà un impegno ulteriore per noi, ma sarà comunque un impegno che rafforzerà il club. Ne sono certo». Lo stesso Sticchi Damiani infine che «Renè ha chiesto la presenza di una società di revisione di prima fascia per certificare i bilanci. In tal senso, mi sono già attivato per fare in modo che ci possa seguire una società di questo calibro dato che abbiamo un contratto in scadenza. Ripeto, a parer mio è un’anomalia non avere il socio con la quota azionaria maggiore di maggioranza nel nostro Consiglio di Amministrazione».

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