Galli: «Fiorentina-Lecce sarà una bellissima partita. Viola super, come Corvino»

Giovanni Galli
Giovanni Galli
di Antonio IMPERIALE
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Sabato 26 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 22:51
E fu subito prova del nove. Dopo la vittoria da applausi di domenica scorsa contro la Lazio, con il record storico di un primo posto dopo la prima giornata, ecco, in terra toscana, la Fiorentina. Una squadra che un grande conoscitore delle cose di casa viola, Giovanni Galli, vede nel ruolo di rivelazione del torneo. «È una Fiorentina davvero ben costruita - dice convinto -. Sento che centrerà l’obiettivo di una qualificazione per l’Europa. A Firenze hanno costruito una formazione di alto livello, grazie al gioco delle partenze e degli arrivi di calciatori che hanno già fatto intravedere quanto possono essere determinanti. Italiano è un allenatore intelligente e bravissimo sotto tutti gli aspetti e saprà ottenere il massimo dal nuovo collettivo». Galli conosce sino in fondo Corvino per i grandi trascorsi toscani. «Con Pantaleo non sempre siamo andati d’accordo. Quando lui era a Firenze ed io facevo televisione non gli ho risparmiato le critiche che mi sembrava giusto muovergli. Abbiamo avuto tanti scontri su alcuni calciatori. Ci siamo rivisti al “Premio Maestrelli” a Montecatini, siamo stati insieme a cena. La forza di Pantaleo è di saper fare di necessità virtù. E va a scoprire i giovani talenti nelle più disparate parti del mondo con i quali poi riesce a realizzare plusvalenze, come è accaduto anche quest’anno a Lecce con Hjulmand. Leo, sotto questo aspetto, è un autentico fuoriclasse. Ha vinto il campionato con la Primavera e gli è stata mossa l’accusa di aver vinto con una squadra tutta straniera. Giustamente Leo spiega che lavorare in una lontana periferia meridionale come Lecce non è come lavorare con Juventus, Inter, Milan, le altri grandi. Nel Salento bisogna saper aguzzare l’ingegno e Corvino lo sa fare benissimo». E D’Aversa al posto di Baroni? «Baroni ha fatto bene, D’Aversa ha lasciato il segno a Parma e domenica è stato straordinario quando ha saputo ribaltare la partita». Fiorentina-Lecce sarà, secondo il portierone toscano, che ama il Salento, una partitissima affascinante. «Saranno di fronte due squadre che respirano un’atmosfera di entusiasmo senza fine, specialmente dopo i risultati ed il gioco espresso sui due fronti nella prima giornata. La Fiorentina punta sulla partenza lancio, cerca subito il gol, come ha già fatto. Il Lecce dovrà stare molto attento nei primi venti minuti».
Che serie A sarà, quella appena cominciata? «Mi è sembrato di vedere che alcune squadre abbiano subito voluto lasciare il segno, dare un’impronta. In particolare Juventus, Inter, Milan e appunto la Fiorentina. Il Napoli si muove nel segno della continuità». Mancini-Spalletti, un caso incredibile sulla via della Nazionale. «Mancini non si sentiva più la fiducia addosso e se questo è vero ha fatto bene a lasciare. Intorno a lui ho sentito voci maligne ingiuste. Io da italiano, da tifoso, gli dico grazie perché ha saputo vincere l’Europeo, ha ridato al calcio italiano e ai nostri calciatori, la voglia di sentirsi italiani, chiamando giocatori dall’estero o magari anche dalla serie B. A Luciano mi lega una grande amicizia che mi fa fare fatica a parlare dell’uomo, un’amicizia che mi condiziona. È bravo, preparato, meticoloso».
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