Tasti ma non solo al Barletta Piano Festival

Tasti ma non solo al Barletta Piano Festival
di Eraldo MARTUCCI
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Sabato 9 Luglio 2022, 05:25

Come ha sottolineato felicemente il critico Stuart Isacoff, «il pianoforte non è uno strumento e basta: è anche “uno scrigno dei miracoli”, ripieno di speranze, desideri e disinganni non meno che di corde, di martelletti e di feltri. Mutevole come la condizione umana, è stato un simbolo: di eleganza raffinata un in un interno domestico vittoriano, od indifferente squallore in un bordello di New Orleans». E il re degli strumenti è dedicato il Barletta Piano Festival 2022, giunto alla sedicesima edizione con la direzione artistica di Pasquale Iannone, concertista di fama internazionale e virtuoso della tastiera, oltre che capofila del movimento di pianisti pugliesi che da tempo fa parlare di sé nel mondo. 

Le tre anteprime di confine


In attesa dell’inaugurazione, il prossimo 15 luglio, la rassegna presenta tre anteprime di “confine” che allargano lo sguardo ad altri linguaggi e strumenti.

La seconda anteprima, in programma oggi alle 21.15 all’Hotel La Terrazza, vedrà grande protagonista il batterista e percussionista Vincenzo Mazzone, da oltre trent’anni collaboratore del trombettista Pino Minafra in varie formazioni e componente dell’ItalianInstabileOrchestra. Nella prima parte il musicista si esibirà in versione solo con la performance dal titolo “L’altra percussione”. Nella seconda parte presenterà, invece, una composizione strumentale intitolata “Triangolaritmia”, nella quale col bandleader saranno coinvolti nove musicisti: Michele Di Modugno (batteria e percussioni), Giuseppe Ressa (grancassa e percussioni), Riccardo Carbonara (vibrafono e percussioni), Samuele Taurino (marimba e percussioni), Danilo Cataletto (chitarra), Michele Passariello (basso elettrico), Vincenzo Di Gioia (sax alto), Alberto Stefanizzi (xilofono e percussioni) e Saverio Suma (timpani e percussioni). La terza e ultima anteprima del Barletta Piano Festival si terrà lunedì 11 luglio, quando sarà di scena il duo composto dal sassofonista Gaetano Di Bacco e dal pianista Giuliano Mazzoccante.

E il 15 luglio si partirà con il Festival vero e proprio, che quest’anno prevede importanti collaborazioni con istituzioni internazionali, a partire proprio dal recital inaugurale di Eugene Skovorodnikov dedicato a Schubert e Ciaikovskij e realizzato con la canadese Music Encore Concert Society. La Hochschule für Muzik Franz Liszt di Weimar è, invece, partner nel recital del 16 luglio con la pianista tedesca Gerlinde Otto dedicato alle Variazioni Goldberg di Bach. Il 23 luglio sarà di scena la veneta Gloria Campaner, mentre dalla collaborazione con il Conservatorio Ciaikovskij di Mosca nascono, invece, i concerti delle russe Natalia Trull (27 luglio) ed Eva Gevorgyan (28 luglio). Il l 31 luglio ci sarà l’attesissimo recital del premio Busoni 2021, il coreano Jae Hong Park, nella cui esecuzione si ascolteranno musiche di Schumann, Scriabin e Franck. Tra gli altri appuntamenti spicca l’omaggio del festival al compositore leccese Ivan Fedele, ospite d’onore della serata del 6 agosto. Illustrata da Fiorella Sassanelli, la produzione pianistica di Fedele, tra gli esponenti di punta della post-avanguardia europea e per nove edizioni direttore artistico della Biennale Musica di Venezia, verrà eseguita da Camilla Chiga, Marco Stallone, Modesto Picci, Roberto Di Napoli e Angelo Nasuto. 

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